Collectibles

Francobolli e poste italiane : capitolo chiuso!

La filatelia riesce a sopravvivere grazie a gli ultimi irriducibili, che da decenni hanno accumulato migliaia di valori bollati per il solo gusto di possederli e di catalogarli pur sapendo la difficoltà di rivenderli un domani, oggi, almeno in Italia, grazie alla grande efficienza di poste italiane si stanno allontanando da questa passione anche loro, gli irriducibili, il perché è da ricercare nella grande disorganizzazione e speculazione postale, anche i cosiddetti uffici filatelici speciali aperti in città probabilmente con bacini di utenza maggiore si stanno rivelando un flop, personale (tranne pochi) non all’altezza per il tipo di vendita e non particolarmente attenti a questo tipo di clientela atipica e con esigenze diverse, dai codici a barre a tessere filateliche per finire ai primi giorni di emissioni, e proprio quest’ultimo è un’altra nota dolente dell’amministrazione postale, giorni di emissioni che vengono continuamente saltati vuoi per ritardo di consegna vuoi perché annullato o rimandato e proprio gli irriducibili collezionisti di codici a barre sono i più colpiti, in quanto cercano di trovare il tempo tra le tante cose da fare per non perdere l’emissione per poi sentirsi dire, a volte anche sgarbatamente “l’emissione non c’è e non si sa quando la consegnano” creando malumore e come dicevo disamore verso i francobolli e le poste italiane, ma la cosa più strana e allo stesso tempo assurda che se non riesci a beccarli il giorno d’emissione difficilmente riesci a reperirli ascoltando la solita frase “i valori con codice a barre sono finiti” per poi trovarli facilmente su mercatini virtuali tipo Ebay a prezzi super maggiorati più spese postali, allora sorge una riflessione perché una stessa persona (probabilmente di mestiere) riesce ad averne tanti, condizionando così il vero collezionista a spendere di più per possederne almeno uno essendo rimasto a bocca asciutta.Grande guerra

Per non parlare dei vari uffici postali ordinari dislocati sul territorio italiano, trovare francobolli è come trovare un ago in un pagliaio, esempio ultimo emissione “alti valori Leonardesca (vedi articolo precedente)” diversi operatori postali non sanno nemmeno che esistono figuriamoci possederli. Emissione  di oggi 15/10/2015 “La Grande Guerra. La Liberazione. Cento gemme della filatelia italiana” (vedi foto) in diversi uffici filatelici non è pervenuto, con i collezionisti che ancora una volta ritornano a casa a mani vuote e c’è da scommettere che anche questo valore con codice a barra sparirà per ritrovarlo con prezzo super su altro loco, poi ci si mettono pure le imperfezioni come il foglietto vini 2015 che reca una vistosa piegatura verticale sulla sinistra eppure € 14,25  non è cosa da poco, che dire di più se uno riesce a superare tutto ciò : ritardi, emissioni annullate, rincari di prezzi, emissioni senza fine, speculazioni e personale non all’altezza merita solo il Paradiso.