Fatal Fury: City of the Wolves: Il ritorno di una leggenda
Dopo 26 anni di silenzio, il rombo dei lupi è tornato a farsi sentire a South Town. Fatal Fury: City of the Wolves, il settimo capitolo della storica saga di SNK, ha segnato il ritorno trionfale di uno dei picchiaduro più amati e influenti di sempre. Con il lancio fissato per il 24 aprile 2025, il gioco ha unito la profondità e lo stile che hanno reso celebre la serie con un gameplay moderno e accessibile, diventando uno dei titoli di punta dell’anno.
Il Lupo è tornato a ruggire
L’ultimo capitolo principale della serie, Garou: Mark of the Wolves, era uscito nel 1999 e aveva lasciato i fan con un finale sospeso, incentrato sul figlio adottivo di Terry Bogard, Rock Howard. City of the Wolves ha ripreso esattamente da quel punto, un anno dopo il torneo King of Fighters: Maximum Mayhem. La trama ha visto Rock e Kain R. Heinlein, l’antagonista di Garou, scoprire che la madre di Rock, Marie, è ancora viva ma tenuta prigioniera da Mr. Big. La sua liberazione è legata all’eredità di Geese Howard, ora nelle mani di un nuovo e misterioso torneo. La storia, sebbene ambiziosa, si è rivolta in modo particolare ai fan di lunga data, anche se un breve riassunto iniziale ha tentato di rendere l’esperienza più fruibile per i neofiti.
Un roster di lupi vecchi e nuovi
Il gioco ha debuttato con un roster di 22 personaggi, di cui 17 presenti fin da subito e 5 inclusi nel Season Pass 1. I fan hanno ritrovato volti storici come Terry Bogard, Mai Shiranui, Joe Higashi e Andy Bogard. A loro si sono uniti personaggi iconici di Garou come Rock Howard, B. Jenet, Tizoc e Hotaru Futaba. Le novità hanno incluso combattenti come Preecha e Vox Reaper, oltre al singolare DJ Salvatore Ganacci, il cui stile di lotta si basa sulla musica e la danza. Il roster si è arricchito anche di un crossover inaspettato con Street Fighter 6, portando Ken Masters e Chun-Li come personaggi DLC, una mossa che ha rafforzato il legame tra le due leggendarie saghe.
Il cuore del combattimento: innovazione e tradizione
Il gameplay di City of the Wolves si è basato su un sistema di combattimento a quattro pulsanti (pugno leggero, pugno pesante, calcio leggero e calcio pesante) che ha richiamato i predecessori degli anni ’90. La principale novità è stata l’innovativo “REV System”, che offre una serie di opzioni offensive sin dall’inizio del match. La “REV Meter” si riempie bloccando gli attacchi avversari o usando tecniche speciali. Raggiunto il limite, si può scatenare il REV Arts, una serie di combo speciali, o il devastante REV Blow, un attacco potenziato. Il gioco ha reintrodotto anche l’iconico sistema a due piani di profondità, marchio di fabbrica della serie, sebbene sia limitato ad alcuni stage specifici.
Per rendere il gioco accessibile a tutti, SNK ha introdotto due schemi di controllo:
- Arcade Style: per i veterani e i puristi, che richiede input precisi e tecnici.
- Smart Style: per i nuovi giocatori, che permette di eseguire mosse speciali e combo spettacolari con semplici input direzionali e la pressione di un solo pulsante.
Oltre il ring: modalità di gioco e contenuti
Oltre alle classiche modalità Versus e Arcade, City of the Wolves ha introdotto la “Episodes of South Town” (EOST), una modalità RPG in singolo dove si può esplorare la città, affrontare sfide, salire di livello e sbloccare nuove abilità. Questa modalità, pur con qualche potenziale ripetitività, ha aggiunto un tocco narrativo e di personalizzazione all’esperienza.
Il gioco ha offerto anche un comparto online robusto, con netcode rollback e funzionalità cross-platform, garantendo partite fluide e competitive a livello mondiale. Le modalità online hanno incluso Ranked Match, Casual Match e Room Match. Inoltre, un’intelligenza artificiale apprende lo stile di gioco dei giocatori online, creando dei “cloni” che possono essere affrontati per affinare le proprie abilità.
Conclusioni
Fatal Fury: City of the Wolves è stato più di un semplice ritorno: è stato una dichiarazione d’intenti da parte di SNK. Con una grafica in stile anime eccezionale, un gameplay che ha bilanciato sapientemente innovazione e tradizione, e un roster vasto e carismatico, il gioco ha saputo riconquistare la corona nel panorama dei picchiaduro. Dopo 26 anni, i lupi sono tornati, più affamati che mai, pronti a ruggire ancora una volta nelle strade di South Town.