Se pensi a Pac-Man, ti vengono in mente labirinti colorati, fantasmi da cacciare e una fame insaziabile di palline. Ma cosa succede se si prende quell’icona leggendaria e la si getta in un oscuro e misterioso universo fantascientifico? Il risultato è Shadow Labyrinth, un videogioco che rompe gli schemi per offrire un’esperienza completamente inaspettata.
Sviluppato da Bandai Namco Studios, questo titolo è una coraggiosa reinterpretazione in chiave Metroidvania della celebre serie. Uscito a metà del 2025 su piattaforme come PlayStation 5, Xbox Series X/S, Nintendo Switch e PC (Steam), “Shadow Labyrinth” ha catturato l’attenzione per la sua premessa audace e un’atmosfera decisamente più cupa rispetto al suo predecessore.
Trama e Gameplay: Da Preda a Predatore
In “Shadow Labyrinth”, il giocatore veste i panni di uno “Spadaccino n. 8”, una misteriosa entità risvegliata su un pianeta alieno, devastato dai resti di un’antica guerra. Guidato da PACC, una sfera gialla fluttuante che richiama la silhouette di Pac-Man, il protagonista deve esplorare un mondo labirintico, scoprire segreti e sbloccare nuovi poteri per sopravvivere.
Il gameplay è un mix di azione, esplorazione e piattaforme 2D. A differenza del classico Pac-Man, qui non sei una preda, ma un cacciatore. Puoi affrontare nemici, sbloccare nuove abilità di combattimento e poteri che ti permettono di accedere a zone precedentemente inaccessibili della mappa, un elemento distintivo del genere Metroidvania. L’esplorazione e la progressione sono al centro dell’esperienza, spingendo il giocatore a immergersi sempre più a fondo nel mistero del pianeta.
L’Essenza di Pac-Man in un Mondo Nuovo
Pur essendo una rivisitazione radicale, il gioco mantiene alcuni elementi che richiamano le sue origini. PACC, la guida fluttuante, è un chiaro omaggio, ma l’aspetto più interessante è il concetto di “consumo” dei nemici. Per potenziarti e rigenerare la tua energia, devi “divorare” i nemici sconfitti, un richiamo diretto all’azione di Pac-Man che mangiava i fantasmi dopo aver raccolto una pallina di potere.
Questa meccanica si fonde perfettamente con l’estetica dark sci-fi del gioco, dove il protagonista si trasforma da preda a predatore supremo, abbracciando il suo “vero scopo”.
Un Titolo che Divide: Pro e Contro
“Shadow Labyrinth” è stato generalmente accolto con recensioni contrastanti ma curiose. I critici hanno elogiato l’ambizione e l’idea creativa di reinventare un franchise storico. La profondità del gameplay, l’esplorazione e la longevità sono stati punti a suo favore.
Tuttavia, alcuni hanno notato una certa difficoltà e un level design a tratti “ostile”, che può risultare impegnativo per i meno esperti del genere. Anche la gestione della difficoltà e la curva di apprendimento sono state oggetto di discussione.
In definitiva, “Shadow Labyrinth” non è solo un gioco, ma una dichiarazione d’intenti: dimostra che un’icona dei videogiochi può evolversi e adattarsi a nuovi generi, offrendo un’esperienza fresca e stimolante che farà riflettere sia i fan di vecchia data che i neofiti.