Per i più giovani la parola long play o abbreviata lp e vinile probabilmente risulta sconosciuta, come i numeri 33, 45 e ancora prima 78 giri possono solo far pensare al gioco del lotto, invece stiamo parlando di oggetti che hanno accompagnato, come colonna sonora, il film della vita di intere generazioni.
Il fascino delle loro copertine cartonate con foto. disegni, testi delle canzoni ed altro ancora riuscivano a catturare anche coloro che di musica non ne masticavano. L’odiato scricchiolio durante l’ascolto di un brano musicale, probabilmente, oggi i nostalgici lo rimpiangono ma il progredire della tecnologia inarrestabile ha fatto sì che con l’avvento del compact disk o cd e a seguire file musicali da scaricare via internet (MP3), qualitativamente il prodotto è migliorato regalandoci un suono tecnicamente più valido relegando, così, il vinile a solo oggetto da collezione o per quei romantici e nostalgici, che hanno ancora un giradischi, oltre la voglia di tenerli preziosamente custoditi, anche ascoltarli.
Dal 1992 il vinile non è stato più oggetto di produzione da parte delle case discografiche tranne per alcune produzioni e pertanto, come dicevo, è diventato solo un qualcosa da collezionare, ma dal 2008, riscoprendo il fascino e il calore del vinile, alcune case discografiche, in special modo americane, hanno cominciato a riproporre il vecchio lp di grandi artisti, registrando con sorpresa buone vendite.
Nel campo collezionistico il vinile originale d’epoca, tenuto o trovato in ottimo stato sia il disco che la copertina, possono avere delle buone valutazioni e questo fa sì che riesce ad emanare ancora di più il suo fascino legato anche ai ricordi che ci trasmette solo nel vederlo.