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Nonostante lo avessimo già provato un’oretta alla Gamescom 2016, ci siamo trattenuti nel raccontarvi di Final Fantasy XV proprio in vista dell’evento che si è tenuto il 25 agosto 2016 negli uffici di Koch Media dove abbiamo avuto modo di giocare all’atteso nuovo capitolo della serie per ben 4 ore di fila.
La prima domanda che ci poniamo e che probabilmente ci ponete è: “Ci è piaciuto?” La risposta ve la diamo subito: “si”, ma è innegabile che durante queste 4 ore si siano presentate delle magagne, per lo più tecniche, che ci hanno lasciato piuttosto basiti soprattutto perchè il codice che abbiamo testato era quello della versione Master, (ovvero quello che sarebbe arrivato negli scaffali il 30 settembre), se il gioco non fosse stato posticipato.

Tra bug, glitch, frame rate insufficiente e texture che caricavano troppo tardi, è palese che rimandare il titolo di due mesi era davvero necessario e anzi, ci si chiede addirittura se due mesi basteranno davvero per mettere a posto questi problemi tecnici, alcuni dei quali davvero troppo grossolani.
In attesa di vedere quello che sarà il risultato finale al giorno del day one lasciamo dunque da parte questo discorso sul comparto tecnico e veniamo al sodo: parliamo di queste lunghe 4 ore in compagnia di Final Fantasy XV, tutto senza spoiler.

Final Fantasy XV

Si comincia

Il gioco si apre con una breve ma fantastica sequenza giocabile in cui impersoneremo un Noctis adulto che, assieme ai suoi fedeli compagni Gladio, Ignis e Prompto, darà vita a una feroce battaglia contro un’entità di cui non vi sveliamo il nome per non rovinarvi la sorpresa. Dopo questo prologo torniamo nel presente, e cioè a 10 anni prima; il nostro protagonista e i suoi inseparabili amici si preparano per il viaggio che li condurrà verso Altissia, la città dove il principe Noctis convolerà a nozze con la principessa del regno di Tenebrea, il cui nome è Lunefreya, anche se è meglio conosciuta come Luna.

Quello che accadrà a Lucis e a Re Regis, (padre di Noctis), dopo questa partenza verrà poi narrato nel film Kingslaive, e rappresenterà il fulcro narrativo che farà partire tutti gli eventi principali della storia: ovvero l’inizio della guerra contro l’impero di Niflheim. È importante sottolineare questo punto perchè purtroppo nel gioco questo evento non viene mostrato e i protagonisti ne ricevono notizia in maniera piuttosto forzata e casuale, togliendo quel senso di pathos e drammaticità che ci si potrebbe/dovrebbe aspettare da un titolo come Final Fantasy e ancor peggio, rendendo quasi “necessaria” la visione del film per avere il giusto background e comprendere così quello che sta accadendo nel mondo di FFXV.

Final Fantasy XV

Si passa all’azione

L’inizio del gioco risulterà piuttosto lento per via di alcune missioni tutorial atte a introdurvi nelle meccaniche che compongono il gameplay, tra cui il sistema di combattimento.
Come già tutti sapete per FFXV si è deciso di abbandonare i vari “sistemi a turni” e ATB a favore di combattimenti votati all’azione dove l’unico personaggio controllabile sarà Noctis. Il principe di Lucis ha il potere di evocare armi a suo piacimento e questo si riflette pienamente nel suo stile di lotta. Con il tasto cerchio (tenendolo premuto o premuto a ripetizione) in combinazione con l’analogico sinistro sarà possibile creare diverse combo con diversi colpi ed effetti, mentre premendo i tasti direzionali sarà possibile cambiare al volo l’arma equipaggiata e concatenare nuovi colpi con effetti devastanti. Si potranno equipaggiare fino a quattro armi contemporaneamente, dalle spade classiche a quelle a due mani, dalla lance ai pugnali, per un totale di otto tipologie di armi differenti, ciascuna con caratteristiche uniche e adattabili a specifiche situazioni.

Ovviamente non si dovrà solo attaccare in FFXV anzi, la difesa risulta un fattore piuttosto importante e può avvenire tramite parata o schivata. Alcune parate inoltre, se effettuate nel momento giusto permettono di respingere il nemico ed effettuare quindi un attacco critico.
Il feedback del combattimento è sensibilmente migliorato rispetto Episode Duscae e alla Platinum Demo e possiamo garantirvi che combattere ora risulta piuttosto appagante e soprattutto divertente.

Final Fantasy XV

Le proiezioni

Un aspetto molto importante del combattimento è inoltre la Proiezione (in originale Warp Strike) ossia un colpo che permette a Noctis di raggiungere luoghi sopraelevati (proiezioni tattiche) per studiare la battaglia da una posizione strategica o semplicemente per avvicinarsi ai nemici in un istante infliggendo danni e stordendoli (proiezioni offensive). La Proiezione risulta estremamente efficace quando la si utilizza nel modo giusto e nel momento giusto ma bisogna stare attenti a non abusarne in quanto consuma una certa quantità di MP che, una volta esauriti, renderanno Noctis esausto portandolo a essere vulnerabile per diversi secondi.

Il problema delle proiezioni al momento è che può capitare spesso che vengano fatte in momenti e situazioni sbagliate, specie contro mostri molto grandi, dove la telecamera non riuscirà a seguire per tempo Noctis lasciando al giocatore sperduto e scoperto per qualche secondo. Naturalmente questo fa sì che spesso questo risulti fatale, facendoci subire colpi che in altri casi si avremmo potuto facilmente schivare. Questa è una delle magagne di cui parlavamo prima e che speriamo possa essere sistemata durante questi due ulteriori mesi di sviluppo.

Final Fantasy XV

Bisogna credere negli amici

Le Proiezioni, così come gli attacchi alle spalle (qui chiamate “aggiramenti”), aumentano le chance di effettuare un attacco incrociato con i propri compagni di squadra. A differenza di altri titoli dove spesso i compagni gestiti dall’IA si rivelano più un intralcio che un aiuto, nel caso di FFXV possiamo affermare con certezza che non sarà così. Il supporto in combattimento dei compagni di squadra è ottimo, sia in fase offensiva che difensiva.

Una volta riempita una barra apposita sarà inoltre possibile, tramite la combinazione dei tasti R1+direzionale, eseguire una mossa speciale con uno dei 3 amici di Noctis: con Gladio, ad esempio, si potrà eseguire un colpo tornado ideale per spazzare gruppi di nemici o rovesciare i bestioni, mentre con Ignis si effettuerà un assalto mirato ad un singolo nemico. Inoltre utilizzando spesso queste mosse speciali sarà possibile farle salire di livello e renderle ancora più potenti.

Final Fantasy XV

Chi dorme piglia pesci

Uccidendo nemici e portando a termine le missioni (siano esse principali o secondarie) si ottengono punti esperienza, ma per quanto ne si ottengano non si salirà mai di livello finché il gruppo non andrà a dormire in una delle varie location apposite che possono essere gli accampamenti o gli hotel/roulotte.

Il “dove” si andrà a riposare ha un’importanza da non sottovalutare perchè negli accampamenti sarà possibile dormire gratis e mangiare degustando uno dei tanti piatti cucinati da Ignis che garantiscono dei bonus temporanei ai parametri, mentre in hotel o in roulotte si dovrà pagare (nel caso degli hotel anche tanto), ma si potrà usufruire di un bonus esperienza che varia a seconda del lusso.

Spetterà al giocatore decidere se investire denaro per salire per ottenere più esperienza e salire di livello più facilmente, o stare al risparmio e usufruire della cucina di Ignis e potenziarsi in vista di un boss o di uno scontro particolarmente ostico.

Final Fantasy XV
Sferografia il ritorno?

Un’altra parte importante legata allo sviluppo dei personaggi è l’apprendimento di abilità tramite l’Ascension (così chiamato in lingua originale) ovvero una sorta di sferografia (per chi si ricorda FFX) in cui è possibile apprendere diverse abilità attive e passive. Le abilità spaziano dall’apprendimento di nuove tecniche fino alla capacità di far danno man mano che si effettuano combo lunghe, passando per esempio dalla possibilità di equipaggiarsi con più accessori o persino sbloccare il canonico “scan” per scoprire le debolezze dei nemici.

Ogni personaggio avrà una ragnatela di nodi diversa e con abilità da apprendere diverse e per sbloccarle sarà necessario investire punti AP. I punti AP si ottengono generalmente salendo di livello o portando a termine delle sfide che i vostri compagni di squadra vi proporranno in maniera spesso casuale prima di affrontare dei nemici. Gli AP sono condivisi da tutta la squadra, quindi andranno usati con molta parsimonia valutando se dedicarsi ad un solo personaggio o investire i punti in maniera omogenea tra tutti i membri del party.

Final Fantasy XV

Equipaggiamenti e personalizzazione

Dopo i level up e lo sviluppo di abilità la crescita dei personaggi è ovviamente dipesa dai loro equipaggiamenti. Nel menù apposito di gioco, ogni personaggio può equipaggiare fino a due armi, (quattro nel caso di Noctis, come citato in precedenza), e uno o più accessori a seconda se si sono apprese o meno le abilità apposite nell’Ascension.

Ogni singola arma ha effetti e poteri diversi, oltre le classiche caratteristiche di attacco è quindi importante leggere sempre attentamente la descrizione delle armi. Alcune di queste, poi, potranno essere ulteriormente potenziate dal caro e vecchio Cid, a patto di consegnarli dei componenti specifici. Infine, ogni personaggio può essere personalizzabile anche esteticamente, modificando il tipo di indumenti indossabili, i quali però non hanno effetto sulle caratteristiche.

Discorso a parte per le armi ancestrali: esse sono armi particolarmente potenti legati al viaggio che intraprenderà Noctis per riconquistare il suo regno. Ne esistono 13 di queste potenti reliquie e ognuna vanta poteri unici al punto che utilizzarle richiede un elevato consumo di MP e quindi andranno utilizzate con un certa attenzione.

Final Fantasy XV

E la magia?

Non c’è Final Fantasy senza magia e quindi si, anche in Final Fantasy XV è una presenza costatne. Nella prima parte del gioco, fino a quando Noctis non imparerà ad utilizzare la VERA magia, l’unico modo per lanciare incantesimi sarà quella di assimilare il potere da varie fonti di energia (un po’ come avveniva in FFVIII) e poi sintetizzarla in apposite ampolle da utilizzare come se fossero oggetti, per tanto consumabili.

I tipi di magia sono tre: fuoco (focum), ghiaccio (crio) e fulmine (fulgor) che possono sembrare limitate, ma tenete in considerazione la possibilità di mischiarle tra loro o assieme ad altri oggetti per dare vita alle combinazioni più svariate (qualcuno ricorda i cocktail di Rikku in FFX?). Si possono creare pozioni di fuoco che curano e allo stesso tempo procurano danni da fuoco, o addirittura magie che causano danno multi-elementale. Inoltre più magie potenti si creano e maggiori gli effetti saranno sui nemici e sull’ambiente in cui li affrontiamo. Il fuoco ad esempio incenerirà l’erba creando una zona di fuoco dove chiunque passi sopra subirà danni, o nel caso di una magia di giacchio sarà possibile rallentare i movimenti del nemico.

Non mancheranno anche le celebri evocazioni, qui chiamati Astrali, che però non abbiamo avuto modo di testare durante la nostra prova. Abbiamo scovato però, esaminando i documenti sparsi in alcune zone della mappa, quelli che potrebbero essere gli astrali confermati: Ramuh, Shiva, Ifrit, Leviathan, Titano e Bahamut. Pare che in totale ce ne siano nove, quindi tre rimangono ancora tutti da scoprire.

Final Fantasy XV

Fight on!

È bene spendere anche due parole sulle battaglie con i boss. Sebbene nelle nostre 4 ore ci sia stata possibilità di affrontarne giusto un paio (gli altri boss ci sembravano per lo più dei mini-boss) non abbiamo potuto non notare come questi richiedano davvero l’impiego di tutti i mezzi a disposizione per essere sconfitti. Visto che spesso questi sono enormi e quindi dotati di più parti dove è possibile colpirli, è necessario capire dove la vulnerabilità è maggiore per poi metterci in posizione di vantaggio e approfittare del momento giusto per un assalto globale.

Magie, proiezioni, attacchi combinati, ecc… se non si vuole perire è necessario saper usare tutto in maniera accurata. Anche solo una preparazione dovuta dai bonus della cena possono fare la differenza in certi scontri, come quello che abbiamo avuto noi contro il Behemot (lo stesso della demo di Episode Duscae).

Final Fantasy XV

In viaggio con Regalia

Final Fantasy XV sarà il primo titolo della serie a vantare una struttura “Open World”, ovvero mappe enormi e completamente aperte ed esplorabili senza soluzione di continuità e quindi totalmente privi di caricamento per il passaggio da un’area all’altra. Gran parte dell’esplorazione di queste aree enormi avverrà principalmente con Regalia, ovvero la macchina della famiglia Lucis basata su un modello esistente di Audi R8. Regalia si potrà guidare in due modi: manualmente o automatica, impostando la destinazione sul navigatore. Ovviamente in modalità automatica potreste rilassarvi e ammirare i bellissimi scenari accompagnati dal suono della radio che vi permetterà di ascoltare uno tra i tanti brani disponibili provenienti dalle colonne sonore di molti capitoli della serie Final Fantasy.

Nel caso però si opti per la guida manuale i problemi non tarderanno a palesarsi: guidare Regalia è veramente fastidioso per diversi motivi. In primis perchè la macchina non può uscire dalla strada e quindi sarete limitati da una sorta di forza cinetica che vi costringerà a stare sull’asfalto. Il secondo è che ha una guidabilità pessima, specie durante la frenata e la sterzata. Sbagliare l’uscita, fare retromarcia e imboccare quella corretta si è rivelato davvero un parto doloroso. Occhio a guidare di notte, i terribili Daemos (i cari e vecchi Thytan) sono in giro per le strade e sono capace di far fuori l’intero gruppo in pochi colpi.

Final Fantasy XV

No Chocobo no Final Fantasy

Una volta accettato che Regalia vada usata solo per gli spostamenti lunghi e per attraversare le gigantesche aree scopriamo che fortunatamente se vogliamo esplorare in lungo e in largo in totale libertà avremo a disposizione i Chocobo e, più avanti nel gioco, anche la modalità “airship” della Regalia.

I Chocobo non hanno neanche bisogno di presentazione nell’universo di Final Fantasy e in questo XVesimo capitolo ricoprono un ruolo essenziale nell’esplorazione in quanto non solo potranno saltare, planare, nuotare, ma potranno addirittura rivelarsi utili in battaglia, a patto che ce ne si prenda cura e li si facciano salire di livello durante la fase di allevamento. Purtroppo i Chocobo inizialmente potranno solo essere affittati a pagamento e quindi per un tempo ben preciso e limitato, ma probabilmente in futuro si potrà ottenere un oggetto che ci permetta di richiamarli a piacimento in maniera permanente.

Final Fantasy XV

Si torna a cacciare, ma non solo

Ma oltre alla storia principale, cosa si potrà fare in Final Fantasy XV? Fortunatamente i contenuti nel gioco non sembrano mancare e le attività secondarie da intraprendere risultano abbastanza varie. Oltre alle missioni principali, per cominciare, ci sono due tipi di missioni che possiamo intraprendere: le classiche secondarie e le missioni di caccia. Le secondarie sono quelle messe a disposizione dai vari NPC che incontreremo nel gioco e con cui potremo interagire.

Spesso ci forniranno le classi fetch quest del tipo “portami l’oggetto X, dai da mangiare al gatto, uccidi quei mostri”, mentre quelle di caccia si rifanno in toto a quelle viste in Final Fantasy XII. Parlando con i proprietari dei luoghi di ristorazioni sparsi lungo la mappa sarà possibile accettare diverse taglie con diverse ricompense. Completando taglie aumenterete il vostro livello cacciatore e con esso la possibilità di accedere a taglie con mostri più potenti e ricompense migliori. Purtroppo si possono accettare solo missioni che ricompensano con una taglia per volta, una scelta che non comprendiamo e che costringe il giocatore un continuo avanti e indietro per la mappa. Fortunatamente, esiste la possibilità di utilizzare i “fast travel” per trasportarti nei luoghi principali scoperti, ma i caricamenti richiesti spezzano non poco il ritmo di gioco.

In caso le taglie non soddisfacessero la vostra sete di battaglie, allora sappiate che c’è anche la possibilità di andare negli avamposti di Niflheim per liberare il mondo dalla minaccia dell’impero, ma soprattutto per ottenere esperienza e oggetti rari. E i dungeon? Si, ci sono anche quelli. Sono tetri e oscuri, quasi da survival horror, ma quelli affrontati da noi non erano opzionali (tutti legati all’ottenimento delle armi ancestrali), quindi non sappiamo se ce ne saranno di secondari o meno.

Final Fantasy XV

In cerca di relax

Per chi invece vuole dedicarsi ad attività più tranquille e rilassanti anche qui le opzioni a disposizione sono diverse. In primis ad ogni area di ristoro, sarà possibile giocare a Justice Monster V, il gioco che a da fine agosto sarà disponibile anche su dispositivi Android e iOS. Si tratta di un atipico flipper con meccaniche RPG, dove la biglia dovrà cercare di colpire tutti i mostri presenti su schermo, con tanto di mosse speciali e attacchi elementali a seconda dei mostri presenti. Le partite fatte sul vostro dispositivo mobile o nel gioco potranno essere sincronizzate così da non perdere mai i vostri progressi.

Un’altra alternativa è la pesca, lo sport preferito da Noctis. Una volta trovati i punti specifici dove pescare, e acquistati amo ed esca ci si può dilettare a prendere i pesci più forti e gustosi, che poi Ignis cucinerà prontamente per realizzare nuovi e succosi piatti.
Se ancora non vi basta siete sempre liberi di esplorare a piedi le aree di gioco in cerca di oggetti rari, ingredienti da cucinare o di componenti per potenziare le vostre armi, individuabili attraverso le icone apposite sparse nella mappa. Queste icone tra l’altro possono essere sbloccate semplicemente andando a chiacchierare con i vari gestori delle locande della zona.

Final Fantasy XV

Questione di atmosfera

Prima di chiudere è forse importante sottolineare quello che più è emerso durante questo lungo provato di FFXV: ovvero l’atmosfera. Nonostante a volte il mood che si respira nel gioco cozzi un po’ con alcuni eventi che sono appena accaduti con la trama (un problema che facilmente si riscontra in tutti gli RPG Open World, tipo The Witcher 3), il clima che si respira è proprio quello dell’avventura intrapresa da 4 amici che partono per un lungo viaggio per la prima volta.

Il forte senso di cameratismo, il preoccuparsi continuamente l’uno con l’altro, le battute e i litigi rendono i personaggi più umani, quasi veri (a parte quel look forse un po’ troppo eccentrico e troppo “nero”). Aggiungiamoci poi le musiche, davvero azzeccate e coinvolgenti, i lunghi e rilassanti viaggi in macchina mentre si ammirano i panorami (rovinati poi da alcuni problemi legati al caricamento delle texture che ne rovinano il dettaglio) che ci scorrono di fianco in attesa di arrivare in una di quelle enormi città (nella nostra prova solo quella di Lestallum) fatta di vie, locali e gente che va e viene.

Final Fantasy XV

La voglia di continuare

Ricordate cosa abbiamo detto a inizio articolo? Abbiamo detto che si, Final Fantasy XV ci è piaciuto, e per il motivo più banale ma allo stesso più importante di tutti: la voglia di continuare a giocare dopo aver posato il controller ed essercene andati via. Perchè in un videogioco possiamo discutere di tutto, ma se manca la voglia di continuare a giocarlo allora ha fallito nel suo intendo. FFXV ha dei problemi non lo mettiamo indubbio, e molti li abbiamo evidenziati, ma riesce nell’importante compito di divertire e appagare il giocatore. Finito un combattimento non vedevamo l’ora di cominciarne un’altro e in tal senso dispiace che le grandi aree del gioco offrano così poca “fauna” da sterminare, ancor meno di quella che era presente in Episode Duscae.

Avremmo voluto anche parlare della trama, ma per evitare troppi spoiler ci siamo limitati a saltare gran parte delle scene d’intermezzo e dei dialoghi, focalizzandoci solo sul gioco. Per quella, come per tutto il resto che non siamo riusciti a vedere e provare, avremo modo di discuterne accuratamente in fase di recensione.

Nel frattempo sul nostro calendario, in data 29 novembre, c’è un bel cerchio rosso che ci ricorderà ogni giorno quanto è vicina/lontana la fatidica data in cui finalmente potremo mettere le mani sulla versione definitiva di Final Fantasy XV. Ormai ci siamo.

Washington – Per evitare il ripetersi dello scandalo (anni '80 e '90) in Francia dei casi di contagio di Aids attraverso le trasfusioni di sangue infetto, le autorita' Usa ha ordinato che venga effettuato il test per il virus Zika su tutto il sangue donato. Lo ha annunciato il responsabile del Center for Biologics Evaluation and Research della della Food and Drug Administration, Peter Marks: "Alla luce del fatto che non siamo ancora del tutto certi dei mezzi di trasmissione del virus raccomando di esaminare l'intera scorta di sangue per garantire che chiunque abbia bisogno di una trasfusione non rischi nulla". Il virus , che sta avendo un focolaio a Miami in Florida, oltre a causare microcefalia (testa molto piu' piccola rispetto al resto del corpo) tra i neonati potrebbe causare nel lungo periodo danni simili all'Alzheimer negli adulti. (AGI)

Roma – Ci sono tre aree contigue alla faglia responsabile della sismicita' in corso che non hanno registrato terremoti recenti di grandi dimensioni e "hanno il potenziale di produrre terremoti di elevata magnitudo", tra 6 e 7, quindi di intensita' pari ed oltre quella registrata nella notte tra martedi' e mercoledi' nel Reatino e nell'Ascolano. Queste aree "identificano possibili futuri terremoti nella regione gia' colpita dagli eventi degli ultimi anni". Lo dice la Commissione nazionale Grandi Rischi che ieri ha tenuto una riunione durata ore, come dire l'intera giornata, presso il Dipartimento della Protezione civile per un esame della situazione all'indomani del terremoto che ha colpito l'Appennino centrale nella zona attorno ad Amatrice. Le tre zone contigue alla faglia (comunemente intesa come faglia di Amatrice ma che coinvolge anche altre realta') non sono indicate nella nota stampa riassuntiva della riunione, ne' tantomeno e' indicata la parte temporale, questa si' di impossibile previsione allo stato dell'arte della ricerca scientifica. E non a caso e' rilevato che l'evento di Amatrice "si inserisce nella sismicita' che ha sconvolto l'Appennino centrale negli ultimi secoli e decenni e puo' essere considerato come un tipico terremoto appenninico, compatibile con la storia sismica e con il contesto sismotettonico regionale" e che "i dati disponibili non evidenziano anomalie nella sismicita' nelle settimane precedenti, che possano essere collegate all'evento principale". Lo scopo della riunione era la valutazione dei possibili scenari evolutivi dell'evento, "alla luce delle informazioni attualmente disponibili", e la "proposta di misure atte a ridurre la vulnerabilita', con speciale attenzione alla salvaguardia della vita umana". Nell'esprimere il cordoglio per le vittime di questa nuova tragedia e al contempo nel complimentarsi con il Dipartimento della Protezione civile "per l'efficacia con cui sta affrontando l'emergenza", la Commissione Grandi Rischi rileva che nelle prime 36 ore la sequenza ha seguito il decorso tipico delle sequenze sismiche appenniniche, con un numero relativamente alto di scosse di assestamento.
Tuttavia, altre volte nel passato le sequenze sismiche di questa regione hanno avuto una ripresa o si sono propagate alle aree limitrofe, ad esempio per gli eventi del 1703 (con due eventi di magnitudo quasi 7 a distanza di un mese) e del 1639 (con una distribuzione dei risentimenti simile a quella della scossa del 24 agosto scorso). E qui c'e' il passaggio relativo alle tre aree contigue alla faglia responsabile del terremoto di questi giorni che non hanno registrato eventi recenti di grandi dimensioni e sono aree dal potenziale tale da produrre terremoti di elevata magnitudo, aree che "identificano" possibili futuri terremoti nella regione gia' colpita da eventi del recente passato, ovvero quella zona che finisce con il coinvolgere Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria. La Commissione Grandi Rischi non manca di rilevare poi che come emerge dalle prime risultanze dei danni provocati dal terremoto di mercoledi' "le criticita' sono legate alle vulnerabilita' tipiche delle varie tipologie edilizie storiche presenti non solo in questa zona, ma anche in buona parte d'Italia". Si tratta di "vulnerabilita' ben note, collegate in gran parte a carenze costruttive originarie ma anche a scarsa manutenzione ed alla trasformazione degli edifici nell'arco del tempo". L'esperienza dei terremoti passati ha dimostrato che "e' possibile aumentare considerevolmente la sicurezza, in particolare per quanto riguarda la salvaguardia delle vite umane, anche con interventi di miglioramento sismico limitati e localizzati, accompagnati da una adeguata manutenzione". Di qui la raccomandazione di "intensificare l'azione delle amministrazioni pubbliche al fine di velocizzare e completare i programmi gia' avviati per la valutazione della vulnerabilita' e la riduzione del rischio sismico nell'intera regione, con particolare attenzione agli edifici strategici e rilevanti, e di incoraggiare i proprietari a valutare la vulnerabilita' sismica delle proprie abitazioni e ad intraprendere le azioni migliorative conseguenti". Un appello quindi a mettere mano alla materia edilizia, intendendo con questo il rafforzamento della protezione antisismica. (AGI)

Londra – Non c'è pace tra Amber Heard e Johnny Depp: nonostante l'accordo di divorzio raggiunto dieci giorni fa, i due divi continuano a 'battibeccare' a distanza. Motivo del contendere, riferisce la Bbc, i 7 milioni di dollari che l'attore hollywoodiano deve dare all'ex moglie, la quale a sua volta aveva promesso di darli in beneficenza. Detto fatto, c'ha pensato direttamente il 'pirata dei Caraibi' a devolvere una prima tranche della cifra pattuita a due organizzazioni contro la violenza domestica e a favore dei bambini "a nome di Amber Heard". Quest'ultima pero', pur facendo sapere tramite un comunicato della portavoce che ha apprezzato "la grande e inattesa notizia" dell'interesse dell'ex marito per le due associazioni, ha "insistito che Depp debba onorare l'intera cifra" dell'accordo, "donando 14 milioni in beneficenza". Questa cifra, infatti, "tolte le deduzioni fiscali, e' uguale ai 7 milioni che deve ad Amber". Inoltre, la cifra deve essere "pagata tutta immediatamente e non prolungata per diversi anni". Diversamente, conclude il comunicato, "sarebbe un tentativo dei suoi avvocati di ridurre di meta' il pagamento in nome di una preoccupazione ritrovata per opere di beneficenza che non ha mai sostenuto prima". Negli Stati Uniti, le donazioni sono deducibili fino al 50%. Per tutta risposta, Depp ha confermato di aver fatto arrivare "la prima di una serie di rate" dei soldi pattuiti alle due organizzazioni indicate. "La generosita' di Amber Heard e' profondamente rispettata", ha aggiunto. (AGI)

(AGI) – Bruxelles, 26 ago. – Il Parlamento insiste sulla necessita’ di definire un’unica lista europea di Paesi sicuri, quegli Stati dove la situazione e’ tale da non giustificare la concessione del diritto di asilo a eventuali richiedenti giunti in Europa al termine di spostamenti migratori. La richiesta sara’ parte dei lavori della prossima sessione plenaria di Strasburgo, dove l’Aula, tra le altre cose, sara’ chiamata a votare la proposta di relazione sul regolamento sui cosiddetti ‘safe countries’. Rispetto alla proposta originale della Commissione europea, il Parlamento chiede “l’istituzione di un elenco comune dell’Unione di paesi d’origine sicuri e la soppressione degli elenchi nazionali”. Una mossa che, secondo gli europarlamentari, “produrranno un effetto ottimale sulla convergenza delle procedure di asilo nell’Unione”. Inoltre, in un altro emendamento al testo della Commissione, l’europarlamento insiste sulla necessita’ di “garantire che la presenza di un paese terzo nell’elenco comune dell’Ue di paesi di origine sicuri sia accompagnata da un’efficace politica europea di rimpatrio, che preveda accordi di riammissione il cui pieno rispetto determini l’erogazione degli aiuti europei ai Paesi in questione”. (AGI)
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Roma – Si cerca ancora, si scava ancora tra le macerie, specie nella zona di Amatrice e nelle sue frazioni, perche' la speranza c'e' fino all'ultimo, si crede ancora in un miracolo, "ma con il trascorrere delle ore questa speranza si fa sempre piu' flebile". Lo ha detto il prefetto Bruno Frattasi, capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, rientrato alla sede del Dipartimento della protezione civile dopo il sopralluogo sulle zone terremotate del Reatino e dell'Ascolano compiuto in elicottero con il ministro dell'Interno Alfano. Se le speranze di trovare persone ancora vive sotto le macerie si fanno sempre piu' deboli, sebbene si voglia ancora credere in un miracolo, resta l'obiettivo primario di "recuperare i corpi delle vittime". Nelle Marche si puo' dire che i lavori di ricerca siano da ritenersi ultimati, li' la situazione e' meno critica rispetto a quanto c'e' nell'area di Amatrice.

La situazione nel Reatino e' piu' complicata "perche' ci sono molte piccole frazioni – ha aggiunto Fratassi in un briefing e nelle prime interviste dopo il sopralluogo – e sono tra l'altro poste su piccoli rilievi che sono difficilmente raggiungibili da terra". Ad ogni modo si cerca, i vigili del fuoco stanno lavorando, "ci sono situazioni in atto". Quanto al fatto che la Prefettura di Rieti non abbia ancora reso pubblici i nomi delle vittime e' perche' "occorre essere certi di dare un nome e un cognome ad una salma, non si puo' sbagliare su questo, non si puo' dare un'identita' per un altra". A proposito invece della zona rossa rafforzata ad Amatrice, che secondo indiscrezioni AGI lascerebbe intendere la presenza li' dei corpi dei dispersi, il prefetto Frattasi ha detto che e' stata creata perche' e' maggiore il rischio di ulteriori cedimenti delle strutture gia' pericolanti. Durante il sopralluogo, fatto anche con i responsabili dell'ufficio ispettivo centrale del Corpo, e' stata fatta una verifica dall'alto dei due grandi campi allestiti dai vigili del fuoco nella provincia di Ascoli e in quella di Rieti. Inoltre e' stata fatta una ricognizione della viabilita', dei ponti, predisponendo quindi mappe di emergenza e foto dall'alto che rilevano la situazione, "per capire nell'immediato le situazioni piu' critiche e quindi fare la programmazione" degli interventi a breve e medio termine. Poi una riflessione personale di Frattasi sullo spettacolo che il sorvolo in elicottero delle zone terremotate gli ha purtroppo offerto: "Paesi sbriciolati, uno spettacolo orribile, impressionante, la violenza della natura". (AGI) 

Roma – Sono 238 le persone estratte vive tra le macerie dopo il terremoto del 24 agosto nel Centro Italia. Il dato si puo' considerare finale, anche se si scava ancora inseguendo una speranza di trovare qualcuno ancora vivo che si fa sempre piu' flebile, come ammettono i vigili del fuoco. 215 sono le persone salvate tra l'altroieri e ieri dagli stessi vigili del fuoco, a cui si aggiungono i 23 trovati ancora vivi dal Soccorso Alpino. (AGI) 

Roma – Faccia a faccia a Ginevra tra il segretario di Stato Usa John Kerry e il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. Sul tavolo una tregua per consentire la distribuzione degli aiuti umanitari, dopo la disponibilita' data da Mosca a uno stop di 48 ore ai combattimenti ad Aleppo. A Deraya, sobborgo di Damasco in mano ai ribelli e assediato dalle forze di Damasco, e' cominciata intanto l'evacuazione dimigliaia di civili intrappolati e allo stremo dopo l'accordo tra il regime e le diverse fazioni di rivoluzionari che operano nella zona. Ma Lavrov e Kerry discutono anche la possibilita' di un accordo sul coordinamento delle operazioni militari di contrasto all'Isis, che da mercoledi' vede impegnate anche sul terreno le forze turche. Ankara oggi ha inviato altri 4 carri armati a Jarabulus, liberata dall'Isis mercoledi' grazie all'offensiva a sostegno dei ribelli siriani moderati e la copertura aerea della coalizione internazionale. Mentre l'esercito turco continua nell'operazione di pulizia della zona dagli jihadisti, sono arrivate le critiche dell'Iran, alleato di ferro di Bashar al-Assad: un portavoce del ministero degli Esteri, senza citare la Turchia, con cui Teheran ha ottimi scambi economici, ha ricordato che le operazioni anti-terrorismo sul suolo siriano vanno condotte con il permesso di Damasco e devono rispettare la sovranita' della Siria. Per ora e' stato rinviato un incontro annunciato per oggi a Ankara tra il capo dell'esercito turco Hulusi Akar e il suo omologo russo Valery Gerasimov, al fine di realizzare un maggiore coordinamento tra gli eserciti e l'intelligence di Ankara e Mosca, sia nella lotta all'Isis che nella gestione della crisi siriana. Oggi in Turchia due attacchi del Pkk almeno 13 morti e 78 feriti. Il premier turco Binali Yidirim si e' scagliato contro i media occidentali, smentendo che l'operazione militare turca in Siria, oltre che colpire l'Isis, voglia anche contrastare i curdi che stanno guadagnando terreno nel nord della Siria. Emerge intanto l'esistenza di colloqui segreti tra Damasco e Ankara, acerrimo nemico di Bashar al-Assad, per riallacciare le relazioni bilaterali. L'ex direttore di una unita' dell'intelligence dell'esercito turco, Ismail Hakki Pekin, ha rivelato di aver partecipato nelle vesti mediatore a cinque incontri, due nel 2015 e tre quest'anno. La Turchia, dall'inizio della crisi siriana ha appoggiato i gruppi ribelli armati che combattono il regime. Ma dopo la pace tra Erdogan e Putin e con i numerosi interessi in gioco gli scenari sono in rapido mutamento. (AGI) 

Roma – "Giorgia sta benissimo, non e' stata neanche operata. Stava dentro una buca. Dopo tutto quello che e successo averla ritrovata e' stata una sensazione stupenda". E' ancora sconvolto e commosso il papa' di Giorgia, la bambina di 8 anni ritrovata miracolosamente viva, e quasi illesa, dopo 17 ore sotto le macerie a Pescara del Tronto. "La sorella non ce l'ha fatta purtroppo", ricorda il padre intervistato da Rainews 24. "Pero' c'e' sempre qualcuno che le protegge queste bambine, qualcuno lassu' mi ha dato una mano, almeno una me l'ha salvata". (AGI) 

Londra – Non c'e' pace tra Amber Heard e Johnny Depp: nonostante l'accordo di divorzio raggiunto dieci giorni fa, i due divi continuano a 'battibeccare' a distanza. Motivo del contendere, riferisce la Bbc, i 7 milioni di dollari che l'attore hollywoodiano deve dare all'ex moglie, la quale a sua volta aveva promesso di darli in beneficenza. Detto fatto, c'ha pensato direttamente il 'pirata dei Caraibi' a devolvere una prima tranche della cifra pattuita a due organizzazione contro la violenza domestica e a favore dei bambini "a nome di Amber Heard".

Quest'ultima pero', pur facendo sapere tramite un comunicato della portavoce che ha apprezzato "la grande e inattesa notizia" dell'interesse dell'ex marito per le due associazioni, ha "insistito che Depp debba onorare l'intera cifra" dell'accordo, "donando 14 milioni in beneficenza". Questa cifra, infatti, "tolte le deduzioni fiscali, e' uguale ai 7 milioni che deve ad Amber". Inoltre, la cifra deve essere "pagata tutta immediatamente e non prolungata per diversi anni".

Diversamente, conclude il comunicato, "sarebbe un tentativo dei suoi avvocati di ridurre di meta' il pagamento in nome di una preoccupazione ritrovata per opere di beneficenza che non ha mai sostenuto prima". Negli Stati Uniti, le donazioni sono deducibili fino al 50%. Per tutta risposta, Depp ha confermato di aver fatto arrivare "la prima di una serie di rate" dei soldi pattuiti alle due organizzazioni indicate. "La generosita' di Amber Heard e' profondamente rispettata", ha aggiunto. (AGI) 

 

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