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East Rutherford – La sua canzone "City of ruins" è già stata in passato utilizzata come colonna sonora per descrivere le devastazioni dell'11 settembre 2001 e del terremoto di Christchurch, in Nuova Zelanda, nel 2011: stavolta, però, Bruce Spingsteen ha voluto dedicarla alle vittime del sisma nel Centro Italia.  E' accaduto durante un concerto del Boss al  Metlife Stadium di East Rutherford, in New Jersey. Il cantante americano ha notato il cartello di un fan italiano, Giovanni Cozzani, su cui era scritto "Per il terremoto in Italia, la Mia città in rovina", e ha deciso di dedicare la canzone all'Italia e alle vittime del sisma del 24 agosto. La canzone del 2000 raconta il degrado di Asbury Park, in New Jersey, che fino a inizio '900 era una popolare località turistica. (AGI)

Roma – E' uno dei tanti eroi che nelle frenetiche ore seguite al terremoto sono riusciti a salvare vite umane, giovani, vecchi, bambini rimasti intrappolati sotto le macerie delle loro case. Ma non e' un essere umano: e' un cane, Leo, il magnifico labrador "in servizio" da tre anni per la Polizia di Stato, che la sera del 24 insieme all'agente scelto Matteo Palladinetti ha salvato la piccola Giorgia, 8 anni, rimasta per 17 ore sotto quello che restava della sua casa a Pescara del Tronto. E' stato il suo fiuto straordinario a percepire la presenza di una persona ancora viva in quello sfacelo.
 

 

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Leo e' specializzato nelle ricerca e nel soccorso di persone disperse, e insieme al suo conduttore ha conseguito la sua specializzazione mediante un apposito corso della durata di cinque mesi presso il Centro di Coordinamento dei Servizi Cinofili della Polizia di Stato di Nettuno. Come tutte le altre unita' cinofile della Polizia di Stato anche di altre specializzazioni (antidroga, antiesplosivo, ecc.) Leo si addestra quotidianamente cosi' da mantenere sempre ai massimi livelli la sua capacita' d´individuare la presenza di persone, rilevando le tracce odorose emesse da corpo umano anche a notevole distanza. (AGI) 

 

Pordenone – "Tra Vaticano e Cina sono ripresi i contatti. Il mio auspicio e' che questo cammino iniziato possa possa andare avanti e concludersi con un accordo a benefico della Chiesa in Cina, di tutto il popolo cinese ma anche della pace mondiale": lo ha detto il segretario di Stato della Santa Sede, cardinale Pietro Parolin, a Pordenone per ricordare la figura di un grande diplomatico vaticano, il cardinale Celso Costantini, vissuto nella prima metà del '900 e nominato nel 1922 delegato apostolico per la Cina. "Oggi, come allora – ha detto Parolin nel suo intervento – molte sono le speranze e le attese per nuovi sviluppi e una nuova stagione nei rapporti tra la Sede Apostolica e la Cina, a beneficio non solo dei cattolici nella terra di Confucio, ma dell'intero Paese, che vanta una delle piu' grandi civilta' del pianeta". "Oserei dire – ha aggiunto il segretario di Stato – che tutto cio' sara' a beneficio anche di una ordinata, pacifica e fruttuosa convivenza dei popoli e delle Nazioni in un mondo, come il nostro, lacerato da tante tensioni e da tanti conflitti".

"Considero importante – ha continuato Parolin nell'intervento pronunciato a Poredenone – sottolineare con forza questo concetto: le auspicate nuove e buone relazioni con la Cina, comprese le relazioni diplomatiche, se cosi' Dio vorra'!, non sono fine a se' stesse o desiderio di raggiungere chissa' quali successi 'mondani', ma sono pensate e perseguite, non senza timore e tremore perche' qui si tratta della Chiesa, che e' cosa di Dio, solo in quanto 'funzionali' al bene dei cattolici cinesi, al bene di tutto il popolo cinese e all'armonia dell'intera societa', in favore della pace mondiale". Per Parolin, tuttavia, "va realisticamente accettato che i problemi da risolvere tra la Santa Sede e la Cina non mancano e possono generare, spesso per la loro complessita', posizioni ed orientamenti diversi. Ma tali problemi non sono del tutto dissimili da quelli sorti ed affrontati positivamente 70 anni fa". "Papa Francesco, come gia' i suoi predecessori Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, conosce bene – ha assicurato Parolin – il bagaglio di sofferenze, di incomprensioni, spesso di silenzioso martirio che la comunita' cattolica in Cina porta sulle proprie spalle: e' il peso della storia! Ma conosce pure, insieme alle difficolta' esterne ed interne, quant'e' vivo l'anelito alla comunione piena con il Successore di Pietro, quanti progressi sono stati compiuti, quante forze vive agiscono testimoniando l'amore a Dio e l'amore al prossimo, soprattutto alle persone piu' deboli e bisognose, che e' la sintesi di tutto il cristianesimo. E conosce e incoraggia, soprattutto nel contesto del Giubileo della Misericordia, il perdono reciproco, la riconciliazione tra fratelli e sorelle che sperimentano la divisione, lo sforzo di crescere nella comprensione, nella collaborazione, nell'amore! Siamo tutti chiamati ad accompagnare con affettuosa vicinanza, rispetto, umilta' e, soprattutto con la preghiera, questo cammino della Chiesa in Cina". Secondo Parolin, occorre scrivere oggi "una pagina inedita della storia, guardando avanti con fiducia nella Provvidenza divina e sano realismo, per assicurare un futuro in cui i cattolici cinesi possano sentirsi profondamente cattolici, ancor piu' visibilmente ancorati alla salda roccia che, per volonta' di Gesu', e' Pietro, e pienamente cinesi, senza rinnegare o sminuire tutto quello che di vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato) ha prodotto e continua a produrre la loro storia e la loro cultura". (AGI) 

Ascoli. – Sono stati funerali "solenni" e non "di Stato" quelli svoltisi ad Ascoli per le vittime marchigiane del terremoto. I funerali solenni vengono proclamati nei casi di eventi luttuosi che colpiscano particolarmente la coscienza comune. Le esequie di Stato spettano invece ai presidenti degli organi costituzionali, anche dopo la cessazione del loro mandato, e ai ministri deceduti durante la permanenza in carica. Possono essere, inoltre, rese a personalita' che abbiano illustrato la Nazione o a cittadini caduti nell'adempimento del dovere o a vittime di azioni terroristiche o di criminalita' organizzata. Sia nel caso di funerali solenni che di Stato, il protocollo della cerimonia funebre prevede la presenza di carabinieri in alta uniforme, onori militari ai feretri, la presenza di uno o piu' rappresentanti del governo e un'orazione commemorativa ufficiale. Quanto invece al lutto nazionale, proclamato per l'intera giornata delle esequie, esso prevede che siano adottate alcune procedure istituzionali, che rispondono a un preciso cerimoniale. Le bandiere degli edifici pubblici sono poste a mezz'asta secondo le indicazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ferma la disciplina delle bandiere militari. Il Ministero degli Affari Esteri fornisce istruzioni ai titolari delle Rappresentanze diplomatiche e consolari italiane e puo' chiedere ai Rappresentanti diplomatici e consolari stranieri accreditati presso lo Stato italiano l'esposizione delle bandiere a mezz'asta. Le bandiere esposte all'interno sono abbrunate con due strisce di velo nero a cravatta. (AGI)

Roma – Prime convocazioni da Ct per Giampiero Ventura e prima chiamata in Nazionale per Gianluigi Donnarumma, Alessio Romagnoli, Andrea Belotti e Leonardo Pavoletti, con quest'ultimo che aveva preso parte allo stage pre-Europeo. Sono 26 gli azzurri convocati dal neo Commissario tecnico per l'amichevole con la Francia in programma giovedi' 1 settembre a Bari (ore 21, diretta Rai 1) e per il match d'esordio nelle qualificazioni alla Coppa del Mondo di Russia 2018 che si disputera' il 5 settembre ad Haifa con i padroni di casa di Israele (ore 20.45, diretta Rai 1). L'elenco dei convocati: Portieri: Gianluigi Buffon (Juventus), Gianluigi Donnarumma (Milan), Federico Marchetti (Lazio). Difensori: Luca Antonelli (Milan), Davide Astori (Fiorentina), Andrea Barzagli (Juventus), Leonardo Bonucci (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Mattia De Sciglio (Milan), Angelo Obinze Ogbonna (West Ham), Alessio Romagnoli (Milan), Daniele Rugani (Juventus). Centrocampisti: Federico Bernardeschi (Fiorentina), Giacomo Bonaventura (Milan), Antonio Candreva (Inter), Daniele De Rossi (Roma), Alessandro Florenzi (Roma), Riccardo Montolivo (Milan), Marco Parolo (Lazio), Marco Verratti (Paris Saint Germain).Attaccanti: Andrea Belotti (Torino), Eder Citadin Martins (Inter), Manolo Gabbiadini (Napoli), Ciro Immobile (Lazio), Leonardo Pavoletti (Genoa), Graziano Pelle' (Shandong Luneng). Come annunciato alla vigilia, Ventura ha deciso di continuare a puntare sul gruppo che ha partecipato al Campionato Europeo in Francia, con ben 15 azzurri reduci da Euro2016. Tornano tra i convocati Marco Verratti, assente dall'ultimo incontro delle qualificazioni europee con la Norvegia del 13 ottobre 2015, Manolo Gabbiadini e Luca Antonelli, assenti rispettivamente dalle amichevoli con Romania e Germania del 17 novembre 2015 e dello scorso 29 marzo. In elenco, invece, non c'e' Salvatore Sirigu. La Nazionale si radunera' domani sera a Coverciano al termine delle gare valide per la 2^ giornata del campionato di Serie A e lunedi' mattina sosterra' la prima seduta di allenamento sul campo del Centro Tecnico Federale. Mercoledi' sera gli azzurri raggiungeranno Bari, dove il giorno seguente affronteranno in amichevole i vice campioni d'Europa della Francia. Il gruppo restera' nel capoluogo pugliese fino a domenica pomeriggio per poi partire alla volta di Haifa alla vigilia dell'esordio con i padroni di casa di Israele nelle qualificazioni alla Coppa del Mondo. (AGI)

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Roma – Nelle prossime settimane sara' pronto il dossier italiano per richiedere l'accesso al Fondo di Solidarieta' dell'Unione Europea (FSUE) in seguito al terremoto del 24 agosto nel Centro Italia. Il Fondo è stato istituito nel 2002 per rispondere alle grandi calamita' naturali ed esprimere la solidarieta' europea alle regioni colpite all'interno dell'Unione. Il Dipartimento della Protezione civile, in stretto raccordo con le Regioni coinvolte dal terremoto, coordinera'  la predisposizione del dossier. La domanda di contributo deve essere inviata dal Paese richiedente alla Commissione entro 12 settimane a partire dal giorno dell'evento che ha provocato danni. Nello specifico, ogni regione dovra' predisporre la documentazione riferita al proprio territorio, documentazione che verra' poi uniformata dal Dipartimento della Protezione civile per essere trasferita alla Rappresentanza permanente italiana a Bruxelles che poi a sua volta provvedera' al successivo inoltro della richiesta alla Direzione Generale dell'Unione competente a valutare il fascicolo. Per ottenere il contributo del Fondo devono essere rispettati alcuni parametri stabiliti in riferimento alla quota di prodotto interno lordo compromesso. La Commissione valuta la richiesta e, in caso di accoglimento, propone l'ammontare dell'aiuto al Consiglio e al Parlamento europeo, chiamati a darne approvazione prima dell'erogazione. Una volta arrivate le risorse, lo Stato interessato e' responsabile dell'utilizzo dei fondi e dovra' occuparsi anche della scelta delle operazioni da eseguire e dell'esecuzione delle attivita' di verifica e controllo. Le misure di emergenza possono essere finanziate retroattivamente a partire dal giorno in cui si e' verificata la calamita'. (AGI) .

di Enzo Castellano

Amatrice – E' una corsa contro il tempo, una lotta tra la vita e la morte; la speranza che non s'arrende alla crudezza e alla crudelta' dello scenario che da giorni e' sotto gli occhi del mondo, come e peggio forse di un bombardamento a tappeto. Sono trascorse oltre 80 ore dalla devastante scossa sismica che nella notte tra martedi' e mercoledi' ha distrutto Amatrice, Accumoli, Arquata, Pescara del Tronto e le loro frazioni, muovendosi come un rettile impazzito lungo la dorsale appenninica dell'Italia centrale che dal Lazio arriva alle Marche passando per l'Umbria. Facendo centinaia di vittime. Al momento il bilancio ufficiale parla di 290 morti ma sembra destinato a salire. Ancor piu' grave e' il dato che da oltre due giorni i soccorritori non estraggono persone vive dalle macerie delle abitazioni collassate e crollate. Le ricerche sono ormai concentrate nella sola Amatrice e nelle sue frazioni poste in zone impervie, difficili da raggiungere.

E' nella celebre localita' turistica del Reatino che si pensa possano esserci ancora persone da individuare tra le macerie, scavando a mano, come fanno senza sosta i Vigili del fuoco laddove non si ha ancora piena certezza che non ci sia nessuno e che si possa procedere, invece, con i mezzi pesanti per la rimozione degli ostacoli. E si va avanti pure con l'ausilio di cani molecolari capaci di 'sentire' la presenza anche di un corpo privo di vita. "Noi continuiamo a cercare", ha detto questa mattina il vice capo del Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli. Quante persone pero' e' impossibile dirlo: "Non abbiamo un dato sui dispersi", ha aggiunto. E di piu' non potrebbe dire. Ribadendo quanto rilevato ieri dal capo del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, prefetto Bruno Frattasi.

Non sembra infatti esistere un elenco definito di persone da cercare, si parte dalle segnalazioni che arrivano da abitanti di Amatrice stessa o da parenti e conoscenti di persone di cui non si ha notizia dalla notte del terremoto. Segnalazioni che devono essere tutte verificate. Il lavoro e' in qualche modo agevolato quando la segnalazione e' locale, fatta cioe' da persone di Amatrice che indicano ai Vigilidel fuoco le abitazioni dove si presume che ci fossero i suoi occupanti, e quindi si scava avendo una meta ben precisa. Ed e' proprio grazie anche a questo che sono stati recuperati questa notte due corpi privi di vita: gente del posto aveva indicato con precisione il posto dove cercare. Altrove e' piu' complicato, si va con tutta la cautela possibile. Lo spiraglio per una speranza c'e' sempre, anche se il trascorrere delle ore, implacabile, lascia ormai credere altro. Nelle prime fasi dei soccorsi c'e' stato un rapido susseguirsi di recuperi di persone vive che erano rimaste intrappolate tra le macerie: in tutto, 215 dai vigili del fuoco e 23 dal soccorso alpino, tra l'area di Amatrice e quella di Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli.

Poi di colpo piu' nulla: nei vari aggiornamenti stampa da parte del Dipartimento della Protezione civile non si e' piu' avuta notizia di ritrovamenti di persone vive. E oggi i margini sono ancora piu' sottili, quasi vicini allo zero. Gli uomini del soccorso alpino e speleologico piemontese ieri sera hanno considerato concluso il loro lavoro di ricerca con le unita' cinofile ad Amatrice e quindi sono gia' di rientro nelle diverse sedi da cui erano partiti. Un segnale di piu' che ormai solo un miracolo potrebbe restituire qualcuno vivo da quelle macerie. E pero' i soccorritori non cedono, non si fanno prendere dallo sconforto: non e' il momento per farlo. E' anche vero che in piu' zone di Amatrice stanno gia' operando mezzi pesanti per la rimozione di macerie, ma sono aree dove si ha certezza che non ci sia alcuno da cercare. Si cerca confidando anche in precedenti che hanno del miracoloso. Si pensi al caso piu' recente, il 72enne venezuelano recuperato vivo in Ecuador dopo 12 giorni sotto le macerie di un edificio crollato per un terremoto; e prima ancora, qualche anno fa, il clamoroso salvataggio di un bimbo di pochi mesi, recuperato dopo quattro giorni in Nepal, anche li' dopo un terremoto. La domanda tra i soccorritori e tra chi li coordina e' dunque una sola: se di miracolo si deve parlare, perche' non potrebbe accadere cosi' anche ad Amatrice? (AGI) 

Londra – C'è un bambino britannico di 14 anni fra le tre vittime britanniche del terremoto. Marcos Burnett, di Londra, si trovava in vacanza insieme alla famiglia a Sommati, frazione di Amatrice. Sua sorella e i genitori se la sono cavata con ferite lievi ma nel crollo è morta anche una coppia di amici della famiglia, il 55enne Will Henniker-Gotley e la moglie 51enne di origine italiana Maria, pure loro londinesi, che erano i proprietari della casa. Il papà di Maria è nato a Sommati e fa il cuoco in Gran Bretagna. Al sisma sono scampati anche i due figli adolescenti diWill e Maria, il 14enne Jack e la 15enne Francesca, estratti dalle macerie dai vicini.

La notizia dei tre decessi è stata confermata dall'ambasciata britannica: "Le famiglie", ha fatto sapere in una nota il Foreign Office, "rendono omaggio al lavoro instancabile dei soccorritori italiani e dello staff degli ospedali e hanno espresso la loro gratitudine per l'amore e il sostegno che hanno ricevuto dal popolo italiano". Le due famiglie si trovavno nel reatino per le sagre. Un loro vicino, Nando Bonanni, ha raccontato di aver tentato invano un salvataggio: "Ho urlato i nomi di Maria e Will ma nessuno ha ruisposto", ha raccontato alla Bbc, "non c'era nulla che potessimo fare con le mani nude. Dormivano al pianterreno e gli è crollato tutto addosso". Dalla Gran Bretagna sono arrivate molte espressioni di solidarietà dopo il sisma e la regina ha fatto sapere attraverso Buckingham Palace di aver fatto una donazione personale per sostenere gli sforzi della Croce Rossa italiana. 

Tra le vittime straniere del terremoto ci sono anche una 27enne spagnola sposata con un italiano con cui gestiva una pizzeria a Granada, e un canadese. Ma il tributo più pesante lo ha pagato la folta comunità rumena della zona di Amatrice: almeno sei i morti, fra cui la 37enne Violeta Moldovan, ma con una quindicina di dispersi. (AGI) 

 

Ascoli Piceno – "Noi ci siamo e ci saremo semore. Mi raccomando alla tenuta psicologica delle comunità". Questa la raccomandazione di Matteo Renzi ad alcuni sindaci presenti nella palestra di Ascoli Piceno, 

Al termine della funzione, la moglie del premier, Agnese Landini, ha ceduto alla commozione. La signora Landini si e' lasciata andare alle lacrime, dopo che la familiare di una vittima si e' avvicinata al premier dicendo poche parole. Renzi ha abbracciato per un istante la moglie con il braccio sinistro, come a darle sostegno. (AGI) 

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