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(AGI) – Roma, 15 mag. – Scatterebbe obbligatoriamente la precettazione in caso di blocco degli scrutini. Cosi’ Roberto Alesse, presidente dell’Autorita’ di garanzia per gli scioperi, che definisce il blocco degli scrutini “illegittimo e dannoso”. “Allo stato – spiega Alesse – non c’e’ alcuna comunicazione ufficiale di uno sciopero finalizzato a bloccare gli scrutini, ma, anzi, assisto ad incoraggianti segnali di disponibilita’ e di dialogo sia da parte del Governo, che da parte dei sindacati piu’ responsabili. Questo e’ il tempo della responsabilita’. E’ necessario trovare un punto di convergenza per evitare che le proteste assumano forme eclatanti, con azioni illegittime che danneggerebbero soprattutto gli studenti e le loro famiglie. La concertazione – sottolinea il garante – resta, anche in questo caso, la via maestra per evitare strappi, che lacererebbero il tessuto sociale del Paese. Noi faremo la nostra parte, assicurando il rispetto rigoroso della legge sul diritto di sciopero a tutela degli utenti. Al riguardo – spiega Alesse – spero davvero che il ricorso allo strumento della precettazione resti solo un’opzione teorica, perche’, in caso di blocco degli scrutini, sarebbe la via obbligata e doverosa per evitare la paralisi dei cicli conclusivi dei percorsi scolastici (esami di terza media, maturita’, abilitazioni professionali)”, conclude il Garante.

Il ministro Stefania Giannini, in Parlamento, torna a difendere la bonta’ della riforma: “abbiamo affrontato il tema del precariato non con la fretta di chi vuole rimuovere un problema ma con l’urgenza di chi vuole risolverlo per sempre e non rimandarlo – ha detto alla Camera, al termine della discussione generale sul ddl scuola – noi non siamo paladini dei precari ma poniamo termine al precariato” perche’ “la babele di graduatorie ha alimentato una gigantesca macchina di aspettative e di frustrazioni che e’ costata anche un patrimonio di risorse, sfioriamo il miliardo. Chi ha contestato con animosita’ il decreto ha espresso la stessa passione di chi vuole riformare la scuola italiana e renderla migliore”.

Il governo, ha poi sottolineato Giannini, “ha lavorato per un anno coinvolgendo maggioranza, opposizioni” e i protagonisti del mondo della scuola. La scuola “non e’ una periferia – ha rilevato il ministro – ma e’ il centro della societa’, e questo forse ha scatenato l’animosita’ del dibattito”.

Per domani alle 16.30, in piazza del Pantheon, intanto, i sindacati hanno convocato un’assemblea pubblica dal titolo “Il mondo della scuola incontra parlamentari di Camera e Senato” sul ddl “La Buona Scuola”. A renderlo noto sono state le strutture regionali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Fgu-Gilda Unams e Snals Confsal, che hanno organizzato l’iniziativa. I sindacati hanno invitato alla manifestazione anche i parlamentari che vorranno aderire. (AGI) .

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