(AGI) – Cannes, 23 mag. – ‘Mia madre’ di Nanni Moretti vince il premio ecumenico al Festival di Cannes. “Per la maestria e l’elegante indagine, impregnata di umorismo, sui temi dolorosi a cui la vita ci mette di fronte”, questa la motivazione della giuria composta da Barbara Lorey de Lacharriere (presidente), Chiara Fortuna, Pasteur Andrew Johnston, Marie-Nicole Courboules, Jolyon Mitchell e Johathan Guibault. Due menzioni speciali vanno a ‘La loi du marche’ di Stephane Brize’ e a ‘Taklub’ di Brillante Mendoza. (AGI)
(AGI) – Londra, 23 mag. – Era il Neville Paciock e poi il Neville Longbottom di Harry Potter, disordinato amico del ‘maghetto’ e con il ‘dono’ dell’erbologia insegnata alla scuola di stregoneria di Hogwarts. Ma ora Matthew Lewis, a 25 anni, ha deciso di posare in abbigliamento intimo per Attitude, nota rivista gay britannica, mandando letteralmente su tutte le furie la scrittrice J.K. Rowling, autrice della saga e romanziera piu’ ricca del Regno Unito. Il servizio, uscito negli scorsi giorni, ha suscitato la pronta reazione della scrittrice scozzese, che si e’ detta “scioccata”. Fra Rowling e Lewis e’ anche nato un botta e risposta su Twitter, che centinaia di migliaia di fan hanno seguito in modo divertito. “Avvisami la prossima volta, per grazia di Dio”, ha scritto l’autrice, per poi ricevere le scuse dell’attore. Scuse alle quali Rowling ha risposto un po’ seccata: “Ti sosterro’ qualsiasi cosa tu decida di fare. Ma ora vai e mettiti dei vestiti addosso!”. Secondo la stampa, J.K. Rowling non aveva apprezzato in passato neanche l’interpretazione di Daniel Radcliffe in Equus, un’opera teatrale per la quale l’ex maghetto saliva sul palco quasi nudo, insieme a un cavallo (vero) per il quale provava un’attrazione patologica. (AGI)
(AGI) – Londra, 22 mag. – Era il Neville Paciock e poi il Neville Longbottom di Harry Potter, disordinato amico del ‘maghetto’ e con il ‘dono’ dell’erbologia insegnata alla scuola di stregoneria di Hogwarts. Ma ora Matthew Lewis, a 25 anni, ha deciso di posare in abbigliamento intimo per Attitude, nota rivista gay britannica, mandando letteralmente su tutte le furie la scrittrice J.K. Rowling, autrice della saga e romanziera piu’ ricca del Regno Unito. Il servizio, uscito negli scorsi giorni, ha suscitato la pronta reazione della scrittrice scozzese, che si e’ detta “scioccata”. Fra Rowling e Lewis e’ anche nato un botta e risposta su Twitter, che centinaia di migliaia di fan hanno seguito in modo divertito. “Avvisami la prossima volta, per grazia di Dio”, ha scritto l’autrice, per poi ricevere le scuse dell’attore. Scuse alle quali Rowling ha risposto un po’ seccata: “Ti sosterro’ qualsiasi cosa tu decida di fare. Ma ora vai e mettiti dei vestiti addosso!”. Secondo la stampa, J.K. Rowling non aveva apprezzato in passato neanche l’interpretazione di Daniel Radcliffe in Equus, un’opera teatrale per la quale l’ex maghetto saliva sul palco quasi nudo, insieme a un cavallo (vero) per il quale provava un’attrazione patologica. (AGI) .
(AGI) – Cannes, 22 mag. – “L’eutanasia e’ un problema che riguarda molti Paesi del mondo ed e’ folle che venga impedita quando viene chiesta dai malati”, lo afferma l’attore americano Tim Roth (‘Le Iene’), protagonista del film ‘Chronic’ del messicano Michel Franco, in concorso al Festival di Cannes. Il film affronta il tema delicato dal punto di vista di David (Roth), un infermiere che accudisce a domicilio i malati terminali. La sua e’ una vocazione, la vive con un trasporto quasi eccessivo verso i pazienti. Quel suo rispetto e morboso attaccamento in realta’ nasce da un passato misterioso e lacerato. “Tim ha incontrato molti infermieri e specialisti che gli avrebbero confessato che l’eutanasia e’ un fenomeno molto comune al di la’ di quanto si immagini”, sottolinea il regista. “All’inizio ero preoccupato ad affrontare questo personaggio – dice Roth – poi ho incontrato diversi infermieri e sono riuscito a entrare nel personaggio, a capire quale strada prendere, come muovermi, parlare e agire”. Il film affronta il tema della morte senza filtri. “Credo che il cinema sia il medium migliore per approfondire questi argomenti cosi’ delicati”, dichiara il regista che e’ stato stimolato a scrivere ‘Chronic’ da una vicenda personale. “Mi aveva impressionato l’attaccamento della badante che aveva accudito mia nonna sino alla fine – racconta Franco – la sceneggiatura comunque l’ho sviluppata confrontandomi con Tim Roth”. .
(AGI) – Cannes, 22 mag. – Il Festival di Cannes sta volgendo al termine. La maggior parte delle pellicole in concorso sono state scoperte (manca solo ‘Macbeth’ di Justin Kurzel con Michael Fassbender e Marion Cotillard in programma domani). Si iniziano a fare i pronostici. Chi vincera’ l’ambita Palma d’Oro di questa 68esima edizione? L’Italia si presenta al rush finale in pole position. ‘Mia madre’ di Nanni Moretti, ‘La giovinezza’ di Paolo Sorrentino e ‘Il racconto dei racconti’ di Matteo Garrone sono stati apprezzati dalla stampa straniera. Ora il testimone passa ai fratelli Coen, per la prima volta nel ruolo di presidenti di giuria di un festival. I francesi hanno adorato ‘Mia Madre’, che vorrebbero vedere sul podio. Dai Cahiers du Cinema a Le Parisien il giudizio e’ unanime, ma Moretti se la dovra’ vedere con ‘Carol’ di Todd Haynes tra i piu’ quotati.
FOTO: ‘Mia madre’ di Nanni Moretti
Gli inglesi Sight & Sound e The Times, infatti, tifano per il film tratto dal romanzo di Patricia Highsmith con una sublime Cate Blanchett (super-favorita alla Palma per la migliore interpretazione femminile). Anche Franck Garbarz di Positif candida ‘Carol’ alla Palma d’Oro: “Questo film e’ tanto semplice quanto sentimentalmente profondo”, commenta il critico, che comunque considera ‘Mia madre’ un “buon film, ma non il miglior Moretti”.
FOTO: ‘Il Racconto dei Racconti’ di Matteo Garrone
Michel Ciment, uno dei piu’ autorevoli critici francesi, parteggia per il filosofico cappa e spada ‘The Assassin’ del taiwanese Hou Hsiao Hsien definendolo cosi’, citando il poeta John Keats: “Una cosa bella e’ una gioia per sempre”. E gli altri italiani? Peter Bradshaw del Guardian punta su Matteo Garrone “per la miglior regia” dice, cosi’ come il Daily Mirror: “Garrone sperimenta il linguaggio cinematografico e smuove i confini delle convenzioni”. Ma c’e’ spazio anche per ‘La giovinezza’: “E’ scritto molto bene e utilizza lo humour in maniera intelligente, e poi ha un cast eccezionale”, prosegue Rita Di Santo, giornalista del Daily Mirror. Anche Kate Muir del Times punta sulla performance di Michael Caine, ma la Palma d’Oro oltre a ‘Carol’ la darebbe al greco ‘The Lobster’, su cui si getta anche Bradshaw.
FOTO: ‘Youth – La giovinezza’ di Paolo Sorrentino
Non bisogna dimenticare l’ungherese ‘Son of Saul’ di Laszlo Nemes, apprezzato molto da Screen International, che tratta un argomento che potrebbe toccare i Coen: la Shoa vista dagli occhi di un ebreo assoldato per rimuovere i corpi dalle camere a gas. Tra i film apprezzati c’e’ anche il francese ‘La Loi Du Marche” di Stephane Brize’, soprattutto per la performance di Vincent Lindon, candidato forte al premio come miglior attore. .
(AGI) – Roma, 22 mag. – Stefano Accorsi, Pif e Alessandro Siani pronti a sfilare sul red carpet accanto a Benicio Del Toro, Riley Osborne, Mackenzie Foy, Marion Cotillard, Andre’ Dussollier, Vincent Cassel, Guillaume Gallienne, Florence Foresti in occasione della proiezione nella grandiosa sala Lumiere del Palais des Festival a Cannes di ‘Il piccolo principe’, cartoon di Mark Osborne. La pellicola sara’ presentata alle 19.00 fuori concorso, in anteprima mondiale. Per l’occasione la Montee des Marches del Palais accogliera’ un tripudio di stelle internazionali. Sul red carpet del film, infatti, oltre al regista Mark Osborne sfileranno gli attori che hanno prestato la voce per la versione americana, francese, italiana e di molti altri paesi al mondo. Il Festival di Cannes si avvicina alla conclusione con un evento senza precedenti: per la prima volta nella storia del Festival, nazioni diverse si incontrano e si uniscono sotto un’unica bandiera, quella del piccolo principe. Una magia possibile grazie al cinema di animazione. Le altre voci della versione italiana sono quelle di Toni Sevillo, Paola Cortellesi, Micaela Ramazzotti, Alessandro Gassmann e Giuseppe Battiston. .
(AGI) – Roma, 22 mag. – La tragedia della Prima guerra mondiale vista da chi assisteva i feriti di quella mattanza: e’ questa l’originale prospettiva scelta per una piccola ma originale e inedita mostra fotografica, realizzata dall’ambasciata Britannica in collaborazione con la British School at Rome (BSR) e il patrocinio della Croce Rossa Italiana. “Grande Guerra, l’altro volto del coraggio: la Croce Rossa negli scatti inediti di Thomas Ashby” trae spunto dalla straordinaria collezione fotografica di Ashby, archeologo e topografo inglese e Direttore della British School at Rome ai tempi della Prima Guerra Mondiale, conservata presso l’Archivio della BSR.
La mostra, che rientra tra le iniziative ufficiali per il Centenario della Prima Guerra Mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha l’obiettivo di ricordare la ricorrenza di un doloroso conflitto attraverso il richiamo alle tematiche della cooperazione umanitaria tra Italia e Regno Unito, della non violenza e dell’obiezione di coscienza. Venticinque fotografie inedite e digitalizzate per l’occasione, rappresentano diverse scene del lavoro svolto dalla Croce Rossa sul fronte italo-austriaco, dove Ashby, obiettore di coscienza, operava come volontario per la stessa organizzazione umanitaria.
Quattro contributi fotografici tra quelli esposti provengono dall’Archivio Storico Centrale della CRI e ritraggono momenti emblematici e di particolare significato dell’intervento della Croce Rossa Italiana durante il conflitto: la trasformazione del Quirinale in ospedale, che il 16 luglio 1915, per volere dei Sovrani, venne adibito ad “Ospedale territoriale n. 1”, impiantato nell’appartamento principale del Palazzo Reale e affidato alla Croce Rossa Italiana; l’ambulanza fluviale, utilizzata durante il conflitto per il trasporto dei feriti nelle retrovie; il Posto Medico Avanzato; il Refettorio dell’Ospedale Territoriale di Camerlata.
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Ad accompagnare gli scatti, alcuni pannelli informativi che raccontano, con testi in italiano e inglese, il contesto storico della Prima Guerra Mondiale, il fronte italo-austriaco, l’operato della Croce Rossa e la figura di Thomas Ashby. La mostra, itinerante, sara’ accessibile gratuitamente al pubblico dal 22 maggio al 6 giugno presso la Galleria Doria Pamphilj (via del Corso 305) e dal 18 al 27 giugno presso lo spazio polifunzionale della Sala Santa Rita (Via Montanara) a Roma. Diverse altre location in tutta Italia sono attualmente in fase di definizione per ospitare la mostra durante il periodo estivo.
Dal 1 al 3 ottobre la mostra verra’ infine allestita presso la suggestiva cornice della Certosa di Pontignano (Siena), in occasione della XXIII edizione del convegno italo-britannico di Pontignano (evento su invito). In occasione della conferenza stampa di presentazione della mostra presso la Galleria Doria Pamphilj, l’ambasciatore britannico Christopher Prentice si e’ detto “particolarmente felice di questo progetto, che si inserisce con originalita’ e coraggio nel ricco programma di iniziative per la commemorazione, sia in Italia che nel Regno Unito, del Centenario della Prima Guerra Mondiale”. “Vogliamo in questo senso ricordare e valorizzare l’impegno di tantissimi uomini e donne che hanno servito la causa della pace con passione, dedizione e spirito di sacrificio, loro rappresentano l’altro volto del coraggio”, ha osservato.
“Questa mostra e’ un viaggio storico-culturale che oltre a stimolare riflessioni e importanti approfondimenti su uno dei periodi piu’ tragici del nostro passato recente, non manchera’ di suscitare emozioni e commozione”, ha aggiunto la Vice Presidente della Cri, Anna Maria Colombani. (AGI)
(AGI) – Cannes, 21 mag. – Applausi a scena aperta per il documentario ‘Louisiana’ di Roberto Minervini, proiettato stasera in concorso nella sezione ‘Un Certain Regard’. Il regista, nato nelle Marche ma da anni residente negli Stati Uniti, si e’ commosso al termine della proiezione. Il suo film racconta una realta’ a parte, ai margini della societa’ dove vige l’illegalita’, dove la metanfetamina diventa quasi l’unica forma di sostentamento all’abbandono da parte delle istituzioni. In ‘Louisiana’ Minervini parla dell’America “piu’ nascosta, ma la piu’ significativa – ha detto il regista – dove si decidono le elezioni”, e allo stesso tempo “dell’America autodistruttiva dove si alza il grido della rabbia contro la pigrizia delle politica e delle istituzioni”. Il regista italiano, che era gia’ stato a Cannes nel 2013 con ‘Stop the Pounding Heart’, ultima parte della trilogia del Texas, osserva da vicino i personaggi raccontando le loro paure e fragilita’. ‘Louisiana’ sara’ distribuito dal 28 maggio in Italia dalla Lucky Red. .
(AGI) – Roma, 21 mag. – Facebook censura l’inserzione promozionale sulla manifestazione organizzata dal Club Tenco dal 4 al 6 giugno al teatro del Casino’ di Sanremo intitolata “Pazze idee – L’eros nella canzone d’autore”. La stessa associazione nata nel 1972 per sostenere la canzone autoriale comunica che la decisione e’ legata al manifesto dell’evento, una tavola disegnata da Milo Manara per l’occasione che raffigura una ragazza di spalle a schiena nuda, evidente citazione (dichiarata) di Man Ray. Questa la risposta del social network: “La tua inserzione non e’ stata approvata in quanto viola le Linee guida sulle pubblicita’ di Facebook perche’ promuove prodotti o servizi per adulti, compresi giocattoli, video o prodotti per il miglioramento delle prestazioni sessuali”. Milo Manara, uno dei piu’ grandi disegnatori del mondo, commenta con stupore e amarezza: “Farsi censurare ai nostri giorni, con tutto quello che si vede ovunque, e’ proprio paradossale – dichiara – tanto piu’ che mi sembrava evidente che l’immagine fosse una rilettura pop di Man Ray (l’ho perfino scritto sui jeans) che a sua volta era un riferimento a Ingres. Dunque nel 2015 e’ stata bloccata una catena partita senza problemi all’inizio dell’800. Alleluia. E poi, la cosa piu’ grottesca e’ la motivazione. Beh, andiamo avanti”. Come spiega ancora il Club Tenco, il social network ha spiegato che “le inserzioni non possono usare immagini di natura esplicitamente sessuale, evocare scene di nudo, mostrare scollature troppo profonde o concentrarsi su specifiche parti del corpo senza che sia necessario”. .
(AGI) – Roma, 21 mag. – Tra i giornalisti c’e’ il detto che in caso di cognome uguale non si tratta mai di un’omonimia. Degl’Innocenti scrive tutto l’elenco dei giornalisti figli, sposi e/o parenti di un politico. Un capitolo parte e’ dedicato alla Rai che e’ si’ un’azienda a capitale pubblico, ma che non assume quasi mai i giornalisti per concorso. “Ho scritto questo libro – afferma Degl’Innocenti – perche’ vivendo da trent’anni nel mondo dell’informazione ho tentato di capire, carte alla mano, quali siano i motivi della crisi di credibilita’ del giornalismo italiano. Ci sono spazi per recuperare appeal, soprattutto nei confronti delle nuove generazioni che ormai si abbeverano soltanto al web. Servono pero’ schiena dritta, contenuti, passione e serieta’”. Ugo Degl’Innocenti coglie nel segno sui rapporti tra ‘Giornalismo e Politica’. Rimane da sviscerare, magari con un altro libro, i rapporti tra editori impuri (in Italia praticamente tutti) e politica, usando troppo spesso il giornalismo come mezzo per altri scopi.(AGI) Mal