Newsletter
Share on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterEmail this to someone

Quasi Tutti gli Articoli in questa categoria sono tratti dal sito: http://www.gamesource.it/ a cui va riconosciuto il giusto merito e va tutta la mia gratitudine per l’ottimo lavoro che svolgono

Space X investirà fino a 2 miliardi di dollari nel corso del solo 2023 per riuscire a portare il razzo Starship in orbita. Le dichiarazioni di Elon Musk arrivano a pochi giorni dal primo storico lancio del razzo con cui l’imprenditore vorrebbe raggiungere Marte.

Space X Falcon Heavy

Elon Musk ha inoltre affermato che nonostante Space X sia solita avviare round secondari di finanziamento due volte all’anno, la società non ha necessità di ulteriori iniezioni di capitali per sostenere questo finanziamento.

Per quanto ne so, al momento non abbiamo necessità di incrementare i finanziamenti per Space X.

Queste le parole di Musk, che ha inoltre rivelato di essere soddisfatto dei risultati ottenuti con il primo lancio di Starship e che anzi, quanto è stato fatto ha addirittura superato le sue stesse aspettative:

Il risultato è stato più o meno quello che mi aspettavo, probabilmente è andata anche meglio. Mi aspetto di riuscire a raggiungere l’orbita con il prossimi lancio. L’obiettivo di queste missioni è solo quello di ottenere più informazioni possibili. Vogliamo solo capire come poter organizzare i passi successivi. Credo che ci sia una possibilità dell’80% di riuscire a mandare Starship in orbita entro il 2023, del 100% da qui ai prossimi 12 mesi.

Nel corso dell’intervista rilasciata a TwitterSpaces, è stato inoltre chiesto al CEO di Space X di rilasciare aggiornamenti circa gli effettivi problemi che hanno causato il “fallimento” del lancio di Starship e i danni causati alla rampa di lancio, i cui detriti sono stati rinvenuti a chilometri di distanza e la cui parziale ricostruzione sarà necessaria al fine di organizzare un nuovo lancio.

Space X Starship

Il razzo è decollato utilizzando solamente 30 dei 33 motori Raptor di cui è dotato, abbiamo deciso di non azionare gli ultimi tre in quanto non erano in condizioni adatte a un completo utilizzo. Dopo 27 secondi dal lancio si è interrotta la comunicazione con un altro dei motori a causa di un qualche tipo di malfunzionamento energetico, il problema ha anche disattivato la protezione dal calore a diversi altri motori.

Dopo 85 secondi è inoltre venuto a mancare il collegamento con il controllo dei motori direzionali, perdendo la possibilità di modificare la traiettoria del razzo. Musk ha rivelato che il sistema che si occupa di distruggere il razzo in seguito a malfunzionamenti di questo tipo (chiamato AFTS, Autonomous Flight Termination System) è entrato in azione 40 secondi dopo l’errore fatale ai motori, troppo a detta del CEO di Space X, rivelandosi uno dei punti focali su cui lavorare in vista dei prossimi test.

La società si è comunque detta soddisfatta anche della resistenza strutturale di Starship, che è rimasto integro superando una delle più importanti milestone dei lanci di prova, la Max Q, l’attimo in cui la pressione atmosferica esercita la sua massima forza sul razzo.

Elon Musk Twitter abbonamento

Per quanto riguarda invece il cosiddetto tornado di roccia che si è scatenato alla base del razzo, sulla rampa di lancio, Musk ha dichiarato che si è trattato di un evento inaspettato anche per loro ma che per fortuna i danni non si sono rivelati così massivi come inizialmente suggerito dalla distanza a cui sono stati rinvenuti alcuni detriti.

Una delle possibili spiegazioni potrebbe essere l’aver repentinamente compresso la sabbia al di sotto del cemento nel momento del lancio, arrivando a spezzarlo e distruggerlo, generando un cratere. La nostra priorità per il prossimo lancio sarà di fare in modo che i 33 motori Raptor funzionino completamente e siano in grado di sollevare il razzo più velocemente; in questo caso sono serviti circa 5 secondi per avviare i motori e lanciare il razzo, puntiamo a dimezzare questo tempo perché è davvero troppo e potrebbe aver giocato un ruolo fondamentale nella distruzione della rampa.

Space X sta inoltre valutando di rinforzare il pad di lancio con sbarre d’acciaio raffreddate con un sistema ad acqua, una soluzione che potrebbe contenere eventuali problemi nel corso dei futuri lanci dei propri razzi.

Space X Starship nuvola detriti

Attivisti e ricercatori hanno fatto notare come il lancio di Starship, e i danni causati alla rampa, abbiano creato una gigantesca nube di polvere di cemento che è stata in grado di diffondersi per un ampio raggio di chilometri. Musk si è tuttavia dimostrato tranquillo da questo punto di vista, dichiarando che per il momento Space X non è al corrente dell’esistenza di danni da inquinamento significativi.

L’articolo Space X: 2 miliardi di dollari per portare Starship in orbita proviene da GameSource.

Afterimage

Andiamo subito dritti al punto: Afterimage arriva dalla Cina con furore e picchia forte. Un titolo nel cui sangue scorre davvero potente il genere dei metroidvania, un bellissimo gioco, divertente, punto. Il problema è che pesca talmente tanto da fratelli maggiori più famosi come Metroid, Castlevania, Hollow Knight e i due Ori, che il risultato, nonostante sia eccelso, rimane come avvolto in una sorta di nebbiolina che in qualche modo ne oscura e filtra discretamente la bellezza, non è possibile dunque esagerare puntando troppo in alto con la valutazione.

Afterimage

Se prendete tutti questi titoli e li mettete nel frullatore, magari aggiungendo un pizzico di anime, il risultato che otterrete sarà proprio Afterimage, titolo sviluppato sicuramente con grande attenzione e amore per il genere da parte di Aurogon Shangai, ma che pecca in originalità lato gameplay e game design, talvolta ispirandosi davvero largamente ad altri titoli analoghi proponendo meccaniche identiche a quanto visto in altre produzioni, sicuramente usate come riferimento più che diretto. Tra l’altro, non sono un esperto di mitologia cinese, anzi non ne so proprio nulla, probabilmente però in Cina devono essere appassionati di pilastri di pietra perché l’attacco elementale Geo della protagonista di Afterimage è identico a quello utilizzato da Zhongli in Genshin Impact. Un caso? Io non credo. Comunque, torniamo a noi.

Nel boschetto della mia fantasia

La protagonista di Afterimage è una bellissima ragazza dalla lunga chioma bionda di nome Renee che sfortunatamente si sveglia senza memoria in un boschetto di Engardin, mondo fantasy popolato da miriadi di creature magiche e oscure caduto in rovina in seguito a una misteriosa calamità che ha quasi del tutto spazzato via il genere umano. La ragazza, in compagnia del suo amico volante Ifree (Paimon, sei tu?), partirà per un viaggio alla ricerca dei ricordi perduti ma scoprirà immediatamente che la situazione è peggiore del previsto: il suo villaggio è stato dato alle fiamme e tornando a casa al fine di consultare la propria mentore si imbatte in una terribile bestia mossa da un’energia oscura, dalla provenienza sconosciuta. Qui inizierà la nostra avventura nei panni di quella che si rivelerà una potente guerriera dai poteri sconfinati, il cui passato e futuro metteranno in moto una serie di eventi che avranno ricadute importanti sul destino di Engardin, terra il cui equilibrio fisico e spirituale è stato completamente disallineato.

Afterimage

La storia che c’è ma non c’è

Rispetto ad altri titoli già citati di cui possiamo qui ritrovare alcuni elementi, Afterimage si presenta a noi proponendo una storia sicuramente meno criptica, anche se lievemente confusa, dimenticate quindi qualsiasi genere di analisi della lore tra le righe come in un Dark Souls o nello stesso Hollow Knight; nel titolo di Aurogon Shangai tutto sarà più palese, i dialoghi saranno moltissimi e le descrizioni degli oggetti aiuteranno parecchio nella comprensione del comparto narrativo, non dovremo quindi avvalerci di una macchina di Turing per capire cosa stia accadendo.

Detto questo, non ci verrà nemmeno fornita la pappa pronta e come in ogni buon metroidvania che si rispetti dovremo scavare e scavare per dissotterrare ogni minimo dettaglio nascosto dagli sviluppatori. Ma è anche il bello di questi videogiochi, no? Dovremo addirittura faticare per arrivare a completare il puzzle perché Afterimage non è affatto un titolo piccolo, anzi; la sua mappa è veramente grande (e copiata graficamente in tutto e per tutto da quella di Hollow Knight tanto da sembrare un plagio), meno rispetto ad alcuni dei videogiochi citati più volte in queste righe ma comunque impegnativa da esplorare completamente, cedendo il fianco alla necessità di parecchio lavoro di backtracking (ovvero tornare sui nostri passi per esplorare zone già visitate), che però non si farà sentire minimamente per via del grande divertimento che il gioco sarà in grado di regalarvi.

Afterimage

Se il divertimento è ciò che conta, qui siamo a cavallo

Afterimage è fantastico: pad alla mano si rivela essere uno dei migliori titoli che abbia avuto modo di giocare nel passato più recente, un classicissimo metroidvania bidimensionale strutturato a zone esplorabili in ordine non lineare senza che nessuno dica mai che cosa fare, o quasi. Come nei mitici Castlevania: Symphony of the Night o Hollow Knight ci ritroveremo ad andare avanti e indietro in cerca di passaggi segreti e nuove aree da scoprire, a colpire inesorabilmente decine di muri nella speranza di rivelare strade inedite e a grattarci la testa cercando di immaginare l’eventuale utilità di un particolare oggetto trovato. Moltissime delle aree in cui ci muoveremo presenteranno frequenti aree inizialmente inaccessibili per cui cominceremo immediatamente anche a chiederci come poter ottenere i poteri necessari per proseguire.

Visivamente eccelso

Afterimage è anche incredibilmente meraviglioso da guardare: completamente disegnato a mano con tecniche che ricordano sia l’animazione tradizionale che gli acquarelli, un puro spettacolo per gli occhi, una vera perla per chiunque sia appassionato non solo del genere in oggetto ma anche di illustrazione e animazione.

Afterimage

Il gioco è veloce e diretto ma (purtroppo) mai eccessivamente complicato: probabilmente vi capiterà più spesso di morire per aver fatto errori saltando da una piattaforma all’altra che di venire sconfitti da nemici particolarmente agguerriti. Una volta fatto vostro il sistema di combattimento, e probabilmente vi serviranno 15 secondi a meno che non abbiate mai provato un titolo di questo tipo, inizierete a viaggiare spediti scatenando la vostra furia su esseri corrotti a suon di spadate e frustate.

Quel soulslike che non ti aspetti, ma invece sì

Gli unici elementi che potrebbero risultare tediosi per l’umore dei meno esperti sono la bassa frequenza di checkpoint e il classico meccanismo mutuato dai soulslike della perdita dell’esperienza alla morte. Fortunatamente, come in tutti i titoli di questo tipo, vi basterà tornare nel punto in cui siete stati sconfitti per poter recuperare tutto e proseguire con il viaggio, spesso la sfera luminosa contenente ciò che vi è stato sottratto sarà anche posta in luoghi comodi e lontani dal nemico che vi ha fatto sudare.

Afterimage

Afterimage propone un sistema di progressione e sviluppo del personaggio piuttosto classico ma decisamente soddisfacente, semplice e chiaro: sarà possibile equipaggiare vari tipi di indumenti, ognuno in grado di donare a Renee differenti bonus statistici, e ben tre tipi di armi, due basate su attacchi corpo a corpo più degli speciali libri che vi abiliteranno all’uso di incantesimi elementali, decisamente utili durante gli scontri con i boss. Le armi saranno inoltre potenziabili con l’ausilio di speciali pozioni, i Balsami, in combinazione con il consumo di un determinato quantitativo di Rugiada, vera e propria valuta ottenibile nel corso dell’avventura con cui potrete anche acquistare oggetti dai rari mercanti sparsi per Engardin. Questi, dopo un certo quantitativo di ore di gioco e in cambio di speciali risorse, potranno anche essere fonte di gustose prelibatezze consumabili che al primo utilizzo forniranno bonus permanenti.

Afterimage

Talenti e Immagini Residue, copia e incolla

Ma non finisce qui: le statistiche di Renee potranno essere ulteriormente potenziate grazie a due meccanismi di crescita a supporto del personaggio, i Talenti e le Immagini Residue. Nel primo caso si tratta del più classico albero delle abilità con cui potremo migliorare l’attacco fisico di Renee, la sua difesa e la potenza degli incantesimi elementali, ma anche sbloccare ulteriori attacchi dedicati a una specifica tipologia di arma. Ogni nodo, o evoluzione di esso, potrà essere acquistato spendendo Punti Immagine Residua (o Punti Talento), “consumabili” che potremo facilmente acquistare dai mercanti in cambio di Rugiada o guadagnare livellando il personaggio con l’esperienza ottenuta dall’eliminazione dei nemici.

Afterimage

Le Immagini residue sono invece dei talismani che recupereremo nel corso dell’esplorazione e che potremo equipaggiare al fine di sbloccare abilità aggiuntive. Per avere un’idea del funzionamento di questa meccanica non dovrete far altro che immaginare un lineare mash-up tra il sistema delle abilità che concedono a Ori di fare un doppio salto o scattare e i talismani di Hollow Knight, stiamo parlando esattamente della stessa cosa, disegnata come copia carbone in maniera quasi identica. Sbloccando Immagini Residue andremo quindi a ristabilire i poteri originali di Renee, sprigionando tutto il suo potere, la sua agilità e le sue capacità offensive e difensive.

Tecnicamente impeccabile, o quasi?

Al netto dei tempi di caricamento, che su Nintendo Switch sono effettivamente lunghetti (soprattutto quello di avvio) ma che per fortuna sono anche pochi, Afterimage si comporta veramente ma veramente bene sotto un profilo tecnico risultando costantemente solido e fluido, scattante e brillante, impreziosito da un comparto audio decisamente ottimo e coinvolgente nonostante artisticamente non tocchi alcuna particolare vetta. I controlli sono immediati e facili da memorizzare, i menu sono pochi e chiari da navigare, esteticamente piacevoli per lo sguardo e ben disegnati. Naturalmente ho avuto modo di provare il gioco sia in modalità dock che in portabilità, verificando la presenza di ottime performance in entrambi i casi, sia in termini di fluidità che di resa globale dell’immagine, sempre satura e nitida.

Afterimage

Afterimage resta un titolo valido sotto ogni punto di vista, artistico, tecnico e soprattutto ludico, risultando incredibilmente divertente e appagante come pochi. Con le sue ambientazioni fatte di grotte, foreste, castelli e radure splendidamente illustrate, il gioco è connotato in ogni suo fotogramma da un mood costantemente vivace che non fa mai sentire il giocatore abbandonato all’ennesimo titolo brutale; grazie a una nota di dolcezza tipica di una fiaba per bambini, Afterimage risulta fresco e leggero invece che appesantito dai soliti e abusati (ma bellissimi) immaginari lovecraftiani.


L’enorme problema del gioco rimane sfortunatamente la sua non originalità; sebbene a mio avviso un videogioco non debba essere sempre e comunque innovativo, ritengo che il prodotto di Aurogon Shangai sia mostruosamente derivativo frantumando talvolta i limiti della clonazione, arrivando a risultare “inedito” paradossalmente solo da un punto di vista narrativo, grazie alle indubbie ispirazioni tratte dalla cultura cinese e dalla sua mitologia, fondamentalmente sconosciuta a noi occidentali rispetto a quella giapponese o altre più sdoganate in ambito videoludico. La cosa bella, e di cui moltissimi si dimenticano, sviluppatori compresi, è che un videogioco deve prima di tutto divertire e Afterimage, nonostante le pecche, colpisce il tabellone al centro portando a casa la partita a testa alta. Da non perdere.

L’articolo Afterimage – Recensione proviene da GameSource.

GCC Pokèmon Scarlatto Violetto

Scarlatto e Violetto arrivano sugli scaffali del GCC Pokémon per la prima espansione della nuova serie del Pokémon Trading Card Game.

GCC Pokèmon Scarlatto Violetto

Questa espansione del Pokémon TCG distribuisce due nuovi Set Allenatore Fuoriclasse raffiguranti i Pokémon leggendari di Scarlet e Violet, Koraidon e Miraidon. Questi si aggiungono al Kit Sfida Strategica dell’espansione Scarlatto e Violetto del GCC Pokémon e alla Scatola di buste dell’espansione Scarlatto e Violetto del GCC Pokémon.

GCC Pokémon: l’espansione Scarlatto e Violetto del Pokémon Trading Card Game

Abbiamo selezionato una raccolta delle carte che riteniamo più utili per la creazione di nuovi deck nel formato standard.


Gyarados-ex e Klefki

GCC Pokèmon Scarlatto Violetto GCC Pokèmon Scarlatto Violetto

Abbiamo selezionato due Pokémon dall’espansione Scarlatto e Violetto: Gyarados-ex e Klefki. La prima carta fa ritornare sulla scena del formato standard le carte EX e introduce la meccanica della Teracristalizzazione anche nel Pokémon Trading Card Game. Questa meccanica impedisce al Pokémon Teracristalizzato di subire danni qualora questi sia in panchina, concedendo però due premi qualora questa venisse messa KO. Al pari dei Pokémon-V citati, anche le carte EX devono equilibrare la maggiore difesa e attacco con la necessità di concedere un premio aggiuntivo.

Gyarados-ex è un Pokémon interessante per il suo secondo attacco Coda Tirannica, che aumenta il danno inflitto all’avversario qualora questi abbia dei segnalini danno già assegnati. L’elevato costo di Energia Acqua potrebbe rendere complesso caricare questa carta in un turno, dall’altro lato della medaglia il suo attacco è capace di abbattere qualunque Pokémon del formato standard.

Klefki è un Pokémon di disturbo per la sua abilità Blocco Birichino che annulla tutte le abilità dei Pokémon in gioco qualora questa sia attiva e non in panchina. In un formato dominato da tanti Pokémon che utilizzano le abilità, Klefki può rivelarsi un’ottima carta di disturbo per bloccare il gioco dell’avversario.


Beach Court e Nest Ball

GCC Pokèmon Scarlatto Violetto GCC Pokèmon Scarlatto Violetto

Fra le carte Allenatore abbiamo selezionato Campo in Spiaggia e Minor Ball. La prima riduce il costo di ritirata dei Pokémon Base. In un meta attualmente dominato da questi Pokémon, questa carta va ad aumentare ulteriormente l’efficacia di questi deck, permettendo al giocatore di ritirare anche gratuitamente un Pokémon in panchina.

La Minor Ball permette di cercare nel mazzo un qualunque Pokémon Base, compresi quelli con una rule box, e metterlo direttamente in panchina. Una carta utilizzabile in qualunque deck per il setup dei primi turni di gioco.


Arven e Miriam

GCC Pokèmon Scarlatto Violetto GCC Pokèmon Scarlatto Violetto

Nuove carte Allenatore, questa volta Aiuti, Arven e Miriam. La prima permette al giocatore di cercare nel deck una Item e una Tool. Una carta facilmente utilizzabile in qualunque mazzo che fa uso di Oggetti Pokémon andandoli a prendere direttamente all’interno del deck.

Decisamente versatile e adatta per l’inserimento in ogni deck, Miriam permette di rimischiare cinque Pokémon dalla pila degli scarti direttamente nel mazzo, facilitando un continuo riciclo di carte. A questo si aggiunge l’ulteriore capacità di pescare anche tre carte dalla cima del mazzo.



Questa è una selezione di quelle che riteniamo le carte più utili della nuova espansione e i prodotti in vendita di The Pokémon Company International.

L’articolo GCC Pokémon: Scarlatto e Violetto proviene da GameSource.

Honkai Star Rail

Honkai: Star Rail è arrivato sul mercato con un lancio molto importante, registrando ben 20 milioni di utenti! Per quanto fosse prevedibile il successo, visto i numeri da capogiro registrati da Honkai Impact 3rd e soprattutto Genshin Impact, il nuovo gacha MiHoYo ha superato le aspettative.

Honkai: Star Rail

Honkai: Star Rail è per molti giocatori l’introduzione all’universo “Honkai” e si tratta di un JRPG a turni con meccaniche Gacha, tuttavia narrativamente è completamente (o quasi) scollegato da Impact 3rd. Chi volesse può tranquillamente cominciare la sua avventura da qua. Sin dall’annuncio aveva attirato molta attenzione, sia grazie alle similitudini ovvie con Genshin Impact (con cui condivide l’artstyle, molti menù e il sistema di Gacha) sia grazie ad un gameplay ispirato da Persona.  Per festeggiare il lancio di successo, MiHoYo regala da oggi 10 ticket di evocazione speciale. Per acquisirli bisogna accedere al gioco e partecipare al Festival della “Departure”. Vi consigliamo di iniziare in questo periodo, nel caso vi interessi, in quanto Honkai: Star Rail è un titolo con potenziale interessante, ma che purtroppo condivide uno dei sistemi gacha peggiori sul mercato. Approfittare dei regali del lancio è essenziale!

L’articolo Honkai: Star Rail registra 20 milioni di utenti! proviene da GameSource.

Star Wars Jedi: Survivor

Continuano le segnalazioni di bug in seguito al lancio di Star Wars Jedi: Survivor. Ieri abbiamo parlato di un particolare errore della DRM, che impedisce di usare il gioco da pc differenti, oggi invece è stato scoperto un bug molto grave che, se si verifica, impedisce il progresso dei giocatori. Per descriverlo dobbiamo entrare in un leggero campo spoiler, si parla di un evento che succede dopo circa tre ore di gioco.

Star Wars Jedi: Survivor bug

Nel caso si completi la Camera della Dualità e si muoia senza aver salvato, il gioco respawnerà Cal dentro tale camera…ma senza l’ascensore per uscire! Non c’è alcuna leva per richiamarlo, metodo che i Souls usano per evitare casi del genere, né vi è possibilità di usare il fast-travel. L’unico rimedio per questo bug è ricominciare l’intero Star Wars Jedi: Survivor. Fortunatamente c’è un workaround molto semplice, difatti poco dopo l’ascensore di uscita dalla Camera della Dualità, c’è un punto di riposo. Sedendosi e riposandocisi il gioco si salva e il checkpoint diventa quello, evitando il respawn e l’hard-lock.

L’articolo Scoperto bug gravissimo in Star Wars Jedi: Survivor proviene da GameSource.

Bramble

Con Bramble: The Mountain King i ragazzi di Merge Games vogliono portare i giocatori all’interno di una straziante e violenta fiaba nordica per affrontare un viaggio ricco di momenti inaspettati attraverso un gameplay Little Nightmares Like”. Saranno riusciti nell’ impresa?

Bramble

Problemi di sonno

L’avventura si apre con Olle, un giovane ragazzo dalla bianca capigliatura, che, nel bel mezzo della notte, esce di casa dalla finestra per fare una passeggiata con sua sorella. A un tratto un grosso Troll rapisce la ragazza per portarla a qualcuno di molto importante all’interno di un’enorme montagna; non sarà solo la distanza a separare i due fratelli, ma anche l’incontro ravvicinato con creature mitologiche prevalentemente ostili che si spingeranno al loro limite per fermare il giovane Olle. A partire da questo incipit inizia il viaggio nell’incantata e pericolosissima terra di Bramble: The Mountain King.

Bramble

Lore nella foresta

Il viaggio di Olle è a dir poco spettacolare. Bramble:The Mountain King alterna fasi di relax totale (passeggiate nei boschi, carinissimi villaggi gnomeschi) a scenari crudeli, sanguinosi e addirittura satanici. Ho particolarmente apprezzato la dualità inaspettata del titolo il quale spesso tratta temi molto sensibili (non riuscendoci sempre), si può quindi considerare Bramble un platform horror (per niente soft). Durante la lunga camminata il giocatore incontrerà enormi creature della mitologia norrena molto ben realizzate, dai classici Troll a leggende folkloristiche come il violinista Näcken, pronte a uccidere brutalmente Olle.

Una volta sconfitta la creatura, andando avanti si troveranno dei tomi (collezionabili) che andranno a spiegare cosa il giocatore ha appena affrontato e come nasce il mito della creatura appena affrontata attraverso magnifiche illustrazioni realizzate a mano. Non c’è bisogno di dire che i paesaggi che offrono i terreni nordici sono mozzafiato e resi in maniera quasi fotorealistica grazie a un engine Unreal ottimizzato quasi perfettamente: durante l’avventura non si ha l’impressione di trovarsi di fronte a un titolo indie.

Ansia, tanta ansia

Nelle fasi più avanzate del gioco, Bramble: The Mountain King spinge la tensione ai massimi senza (quasi) mai ricorrere al jumpscare, una scelta da apprezzare perché è facile spaventare con un mostro che improvvisamente si palesa di fronte al giocatore urlando, ma creare tensione e spaventare senza questa meccanica è molto difficile, ma Bramble spesso riesce nei suoi intenti. Come già accennato, in alcune fasi ci si troverà di fronte a tanto sangue, rituali satanici, infanticidi, suicidi… questo verrà ricordato a ogni avvio del gioco e non c’è modo di limitare la violenza dalle impostazioni quindi è richiesto assolutamente uno stomaco forte.

Tecnicamente parlando, su dispositivi next gen Bramble gira a 60 fps in 4K e riesce a rendere (togliendo qualche modello meh) ogni singolo aspetto del gioco vicino al fotorealismo grazie anche ad un effetto di grana sulla pellicola abbastanza marcato. Ora è il momento di parlare del gameplay, forse il lato in cui il titolo se la cava peggio (riuscendo comunque nell’intento).

Bramble

Little Nightmare incontra la mitologia

Il gameplay è fortemente ispirato a Little Nightmares e spesso si ha l’impressione di trovarsi dinanzi al titolo Bandai Namco in quanto sia le animazioni che le interazioni di Olle sembrano quasi coincidere con quelle di Mono e Six… è necessariamente un male? No, perché Little Nightmares ha fissato nuovi standard nel genere platform che Bramble riprende con una sua identità. Principalmente si dovranno risolvere facilissimi enigmi ambientali, scappare o aggirare i nemici. L’avventura in se è estremamente lineare e purtroppo scarsamente rigiocabile se non per recuperare qualche statuetta collezionabile attraverso la selezione capitolo o per ottenere il trofeo “completa il gioco senza morire”.

Su PlayStation 5 è molto ben integrato l’utilizzo del DualSense, feeling (ovviamente) assente su Xbox Series X su cui ho giocato godendomi comunque la breve avventura, completabile ottenendo tutti i trofei ad eccezione di quello legato alla modalità permadeath in circa 5 ore e mezza, una longevità breve ma gestita in modo da interrompere l’avventura quando inizia la ripetitività.

Bramble

Bramble: The Mountain King è un platform horror ispirato al gameplay di Little Nightmares e accompagnato da un’ambientazione e un folklore eccezionale. Molto interessante la dualità che accompagnerà Olle durante tutto il viaggio. Rigiocabilità e longevità abbastanza ridotta vista la natura lineare di un titolo indie che si afferma comunque com una piccola gemma da aggiungere alla collezione.

L’articolo Bramble: The Mountain King – Recensione proviene da GameSource.

Star Wars Jedi: Survivor

Star Wars Jedi: Survivor ha avuto una ricezione da luci e ombre, se da una parte è stato apprezzato su console e per il suo essere un gran videogioco, dall’altra sta subendo valanghe di critiche per il suo pessimo porting PC. Oltre a vari problemi di performance, Star Wars Jedi: Survivor ha anche una DRM in grado di bloccare il gioco nel caso sia in sharing…o anche solo se lo stesso account lo sta provando su PC differenti.

Star Wars Jedi: Survivor DRM

Questa nuova problematica è nata perchè diversi recensori della versione PC han voluto testare il gioco su diverse macchine, ma la DRM li ha bloccati pensando stessero sharando il gioco. Il launcher di EA, Origin, riporta un errore che dice “troppi PC stanno cercando di accedere al gioco, riprova più tardi”. Tra i vari siti che han riportato questo errore di Star Wars Jedi: Survivor e la sua DRM malfunzionante, c’è persino Digital Foundry. Attualmente è consigliabile puntare alle versioni consoleell’ultimo gioco Respawn, in quanto il porting PC ha anche problemi tecnici di vario tipo, con persino computer ben performanti che faticano a tenere un framerate fisso, ballando tra i 40 e i 30 fps e con stuttering vario. Anche il predecessore soffre di problemi vari, ma nulla che renda l’esperienza negativa come in questo caso.

L’articolo Star Wars Jedi: Survivor ha problemi con la DRM proviene da GameSource.

Sonic Frontiers

SEGA ha svelato le vendite delle sue ultime publicazioni del 2022, registrando numeri alti sia per Sonic Frontiers che per Persona 5 Royal Remastered. Grazie anche all’impatto dei film, il franchise di Sonic è in crescita e ciò si riflette nelle vendite della sua ultima avventura 3D. Sonic Frontiers ha venduto 3,2 milioni di copie prima della fine di Marzo 2023, un numero positivo considerando anche il futuro arrivo di DLC che ci si aspetta possa portare altri giocatori ad acquistarlo.

Sonic Frontiers vendite

Sorprendenti anche i numeri di Persona 5 Royal Remastered.  Nonostante si tratti di una remaster velleitaria di un gioco uscito nel 2020, che a sua volta era una ri-edizione di un gioco del 2017, e nonostante la presenza gratuita su Gamepass, il titolo ha venduto 1,7 milioni di copie finora. Dimostrazione della forza del franchise Persona negli ultimi anni, l’approdo su Nintendo Switch ha solo giovato alla serie JRPG. Non sono state però condivise informazioni riguardanti le performance di Persona 4 Golden su console e Persona 3 Portable, per quanto probabilmente avranno registrato numeri inferiori al più popolare quinto capitolo.

L’articolo Alte vendite per Sonic Frontiers e Persona 5 Royal Remaster proviene da GameSource.

Disney Speedstorm

Disney Speedstorm è uscito da pochi giorni in accesso anticipato e in base al Fouder’s Pack che avete scelto è possibile sbloccare uno o più personaggi. Ma nonostante la disponibilità di tre tipologie di Founder’s Pack non è possibile sbloccare tutti i personaggi, quindi vediamo assieme come sbloccare i vari racers.

Disney Speedstorm

Per sbloccare i vari racers è necessario innanzitutto collezionare 10 diamanti per sbloccare i personaggi base, questi frammenti possono essere collezionati affrontando le gare in modalità Circuito. In base al completamento dei vari obiettivi è possibile ottenere la valuta che vi permetterà di sbloccare i personaggi di base come Pippo e Paperino. Il team di sviluppo però permette al giocatore di sbloccare anche ulteriori racers come quelli di Monsters & Co. e non solo, per sbloccare questi particolari personaggi è necessario l’esborso di un determinato quantitativo di frammenti e per evitare di perderci svariate ore sopra, il nostro consiglio per ottenerli con maggiore facilità è quello di scalare i vari livelli del pass stagionale. Grazie a questo pass stagionale è possibile sbloccare vari contenuti “unici” tra cui varie “livree” e soprattutto parecchi frammenti.

Disney Speedstorm

Per coloro che desiderano sbloccare tutti i personaggi subito, non vi resta che acquistare i vari “box” presenti all’interno del negozio, questi vari box contengono svariati frammenti al costo di un quantitativo di “gettoni”, valuta che può essere acquistata con soldi reali o ottenuta attraverso il pass stagionale.

Vi ricordiamo che Disney Speedstorm è disponibile in accesso anticipato dal 18 aprile 2023 su PC, PlayStation 5, Nintendo Switch, Xbox Series X ed old gen.

L’articolo Disney Speedstorm, come sbloccare i personaggi proviene da GameSource.

Armored Core VI: Fires of Rubicon

Masaru Yamamura, game director di Armored Core VI, visto l’avvicinarsi dell’uscita del titolo ha voluto sfruttare un’intervista per rivelare – e confermare – alcuni dettagli riguardo al gameplay alla base del gioco e al combattimento.

Armored Core VI: Fires of Rubicon

Stando alle parole del director gli scontri presenti nel titolo saranno resi dinamici da Assault Boost, ovvero un’azione offensiva ideata per permettere al giocatore di passare – in modo istantaneo – dal fuoco a lungo raggio al combattimento ravvicinato. Una caratteristica simile renderà molto più immediata la concatenazione di attacchi e darà la possibilità di sfruttare la distanza per colpire i nemici fino a farli a barcollare, per poi poterli finire con un colpo diretto della lama ad impulsi.

Armored Core VI: Fires of Rubicon

Yamamura, una volta affrontato l’argomento Boost, ha voluto parlare del vero e proprio “ritmo” di gioco. Armored Core VI sarà, per quanto riguarda la velocità complessiva di movimento, una buona via di mezzo tra Armored Core 3 e Armored Core 5, capace però di raggiungere altezze vertiginose alla Armored Core 4 grazie a cambi improvvisi di ritmo e esplosioni istantanee.

Estremamente promettenti sembrano anche essere le battaglie con i boss. Questi ultimi, secondo quanto rivelato all’interno dell’intervista, sembrano infatti essere molto vari e, a volte, abbastanza tosti da rendere necessaria una buona capacità di adattamento e una adeguata sperimentazione con l’equipaggiamento.

A permettere di sperimentare con armi, parti del mech e personalizzazione sarà, inoltre, la presenza di ben quattro slot per le armi, di cui due per quelle da portare con sé e due assegnati alle rispettivamente alla mano destra e alla sinistra.

Il game director ha sfruttato l’intervista anche per parlare dell’Arena, ideata per permettere ai giocatori di Armored Core VI di combattere contro una vasta gamma di mech in battaglie di vario genere.

Armored Core VI: Fires of Rubicon

Al termine della chiacchierata, infine, Yamamura ha voluto confermare la presenza, all’interno del titolo, di finali multipli: completare i vari playthrough renderà disponibili percorsi nuovi da sperimentare.

Armored Core VI: Fires of Rubicon sarà disponibile, a partire dal 25 agosto, su Xbox One, Xbox Series X/S, PlayStation 4, PlayStation 5 e PC.

L’articolo Armored Core VI: Fires of Rubicon – nuovi dettagli proviene da GameSource.

Flag Counter