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(AGI) – Roma, 16 mar. – Il biglietto verde sale in vista della riunione della Fed di stasera. La previsione e’ che la Federal Reserve manterra’ invariata la sua politica monetaria, preparando un altro rialzo dei tassi entro l’anno. La moneta europea passa di mano a 1,1090 dollari e 125,78 yen. Dollaro/yen in rialzo a 113,42. (AGI)

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(AGI) – New York, 15 mar. – Chiusura mista per la borsa di Wall street. L’indice Dow Jones cresce dello 0,l3% fino a 17.251,53 punti. L’indice Nasdaq scende dello 0,45% fino a 4.728,67 punti. (AGI)
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Roma – Gli chef stellati non hanno dubbi: i piatti italiani più conosciuti nel mondo sono la pizza e gli spaghetti e per questo sono anche i peggio interpretati.

"Pizza e spaghetti – spiega lo chef Davide Scabin – sono i piatti piu' conosciuti e allo stesso tempo peggio realizzati all'estero. Ho visto di tutto sopra gli spaghetti e sopra la pizza, in patica dei menu' completi riuniti in un unico piatto. A volte sono rimasto scioccato, ma essendo un creativo e un curioso alla fine assaggio sempre". Della stessa opinione sono lo chef Davide Oldani e il pizzaiolo Francesco Salvo, mentre per il pasticcere Salvatore De Riso i dolci come il tiramisu' e il panettone rappresentano l'Italia nel mondo."Molti dei dolci all'estero vengono realizzati male – racconta De Riso – e non rispecchiano la qualita' e l'artigianalita' italiana. Tra i peggio interpretati sicuramente c'e' la pastiera napoletana".

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"La pasta è sicuramente il prodotto italiano più conosciuto all'estero – racconta Carlo Cracco – ma quello più contraffatto è l'olio extravergine di oliva che è per noi italiani un patrimonio unico e inimitabile". "All'estero – dice Gianfranco Vissani – ci sono dei piatti che vengono fatti molto bene ed altri che vengono male interpretati. Oggi cucinare e' diventato un gioco, un divertimento, e la cucina italiana e' completamente diversa".

"Sono molti i prodotti italiani conosciuti nel mondo – spiega lo chef Cesare Battisti – e potremmo parlarne per ore, molte volte ho visto all'estero stravolgere dei piatti tradizionali e credo che questo non sia un buon messaggio. L'innovazione e la tradizione devono viaggiare su binari paralleli".(AGI) 

(AGI) – Roma, 15 mar. – Il prezzo del petrolio chiude in ribasso a New York. Pesa il rinvio ad aprile del vertice dei produttori convocato dalla Russia per discutere un congelamento dei prezzi che risollevi le quotazioni. Il light crude Wti perde 84 cent a 36,40 dollari al barile. Il Brent di Londra, intanto, arretra di 80 cent a 38,73 dollari al barile.
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(AGI) – Teheran, 15 mar. – L’Iran sta per firmare un’intesa per la costruzione di un gasdotto che lo colleghera’ all’India, dotando il subcontinente di un’importante infrastruttura energetica che non passi per il Pakistan. Lo riferisce il quotidiano indiano The Tribune, sulla base delle dichiarazioni fornite in forma riservata da un alto funzionario del governo. “Si’ l’accordo per un gasdotto sottomarino Iran-India verra’ fatto, tutto e’ diventato piu’ semplice con il ritiro delle sanzioni imposte dagli Usa”, ha affermato il funzionario.
La struttura sara’ lunga 1.400 chilometri, aggirera’ la zona economica esclusiva pakistana e richidera’ un investimento stimato sui 4,5 miliardi di dollari. Il gasdotto e’ destinato a trasportare 31,5 milioni di metri cubi di gas al giorno in India, paese che figurava tra i pochi autorizzati ad acquistare petrolio da Teheran quando erano in vigore le sanzioni economiche. (AGI)
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Roma – La cucina di qualità è uno dei pilastri per la promozione dell'immagine e dell'economia italiana nel mondo. In linea con l'eredita' dell'Expo, l'Italia ha lanciato un piano di azione per valorizzare le eccellenze enogastronomiche del Belpaese nel mondo, coinvolgendo la rete diplomatica, economica e culturale, insieme ai suoi migliori chef. L'iniziativa "molto promettente" è stata presentata alla Farnesina dal ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, che ha firmato l'intesa per la valorizzazione della cucina italiana di qualita' all'estero insieme ai ministri delle Politiche agricole e dell'Istruzione, Maurizio Martina e Stefania Giannini. Si tratta di "un'operazione di grande promozione all'estero che comincia con sei Paesi strategici – Usa, Giappone, Cina, Russia, Emirati arabi uniti e Brasile – ma che si estenderà molto presto ad altri", ha assicurato il capo della diplomazia, annunciando "iniziative di vario genere che la Farnesina coordinerà, mettendo in moto non solo le nostre ambasciate ma anche i consolati e gli Istituti italiani di cultura".

In programma, ha spiegato Gentiloni, c'è "la settimana della cucina italiana, organizzata ogni anno alla fine di novembre, ma anche master class, borse di studio ed eventi di formazione sulla cultura enogastronomica" promossi insieme al Coni in occasione di "eventi sportivi internazionali, a partire dalle Olimpiadi di Rio 2016". "Non c'è bisogno di dire quanto il settore sia fondamentale nella promozione dell'immagine e dell'economia del nostro Paese", ha sottolineato il titolare della Farnesina, "l'Italia è una super potenza culturale che ha nella cucina di qualità uno dei suoi aspetti fondamentali".

L'iniziativa si inserisce nel quadro del 'Food act', il piano di azione promosso dal governo per valorizzare la cucina italiana di qualità e intende dare continuità all'esperienza di Expo Milano, con il coinvolgimento anche del Mise, Agenzia Ice, Coni, Unioncamere e Assocamerestero. Come ha sottolineato Martina, coinvolgere l'alta cucina italiana e i suoi rappresentanti in "un percorso collettivo" fa un "pezzo di diplomazia italiana".

"Il cibo – ha sostenuto – e' una chiave fondamentale per conoscere e capire il mondo, l'esperienza gastronomica italiana non e' solo porta bandiera del saper fare italiano ma anche un modo per rafforzare la presenta italiana all'estero". Per Carlo Cracco, e' "un bellissimo giorno per poter finalmente cominciare un'azione importante, non solo valorizzare, ma anche formare e tutelare il nostro patrimonio". "E' partito con Expo e continua, e' una grossa eredità da portare avanti in maniera molto seria", ha aggiunto, mettendo l'accento sullo "spirito di squadra". Una "unione e coesione" sottolineata anche da Cristina Bowerman, da sempre "grande sostenitrice dell'importanza di attrarre chef, con borse di studio e agevolazioni qui in Italia", mentre Davide Oldani, che rappresentera' l'Italia dell'agroalimentare ai Giochi Olimpici di Rio 2016, ha posto l'attenzione sul binomio cucina di qualita' e sport per una vita salutare. (AGI) 

(AGI) – Roma, 15 mar. – Qualita’ assoluta, produzione rispettosa del territorio di provenienza, sperimentazione, innovazione, cura quasi maniacale per i dettagli e approccio etico radicale. Sono tutti concetti che l’azienda Decimi continua a comunicare e che soprattutto traduce poi nel suo lavoro quotidiano, quello di fare un olio davvero unico.
A coronare il lavoro del frantoio Decimi e’ arrivato pochi giorni fa un altro importante riconoscimento. Due sono infatti i premi ricevuti al concorso “Oro Verde dell’Umbria”: l’olio dell’Azienda Agraria Decimi, DOP Colli Martani, si e’ classificato al primo posto nella Categoria DOP mentre l’Azienda ha vinto anche il Premio Qualita’ e Immagine (riconoscimento che valorizza il design e la funzionalita’ della bottiglia, l’utilizzo di materiali innovativi per la veste commerciale del prodotto e la completezza delle informazioni che vengono fornite al consumatore nell’etichetta).
I due premi sono stati assegnati nel corso di una cerimonia che si e’ svolta a Perugia, presso il Centro Servizi Alessi. Il concorso Oro Verde, nato per valorizzare gli oli extravergini di oliva a denominazione di origine Umbria e rafforzarne la presenza sui mercati italiani e stranieri, e’ promosso dall’Unione Regionale delle Camere di Commercio dell’Umbria.
Graziano Decimi si conferma quindi uno dei migliori interpreti dell’olio umbro ed e’ alla guida, con la moglie Romina, di questa azienda a conduzione familiare che gia’ puo’ vantare importanti riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale. Un frantoio che sta facendo grande l’Umbria dell’olio grazie ad un modello culturale e colturale di ricerca dell’eccellenza e che si sta distinguendo sempre piu’, ed e’ ormai diventato un riferimento per gli appassionati del genere, cosi’ come per i piu’ prestigiosi ristoranti. Umbri e non solo.
“Ogni anno si presentano problematiche diverse da affrontare per ottenere oli di grande qualita’ e noi – spiegano i titolari – siamo costantemente alla ricerca di soluzioni in grado di risolverle. La grande passione e il costante lavoro ci porta a seguire maniacalmente ogni fase senza tralasciare alcun dettaglio. Tutto questo lavoro quest’anno e’ stato poi ripagato da questi due importanti riconoscimenti che ci appagano delle grandi fatiche. E’ una soddisfazione inimmaginabile, una cosa che sognano penso tutti di raggiungere quando a fine novembre si fa l’olio. Essere premiati come miglior olio Dop e’ una emozione unica soprattutto dopo che l’anno scorso la nostra azienda ha scelto di non uscire con la produzione a causa dell’annata horribilis, una autentica sorpresa anzi doppia, non ce lo immaginavamo”.(AGI)
Bru

(AGI) – Berlino, 15 mar. – Le tedesche E.On e Rwe e la svedese Vattenfall, le tre maggiori utility coinvolte nel programma nucleare di Berlino, chiuso dal governo cinque anni fa in seguito al disastro di Fukushima, hanno fatto appello all’Alta Corte di Karlsruhe per essere risarcite in seguito a quello che definiscono un “esproprio” delle loro attivita’. Le aziende si sono rivolte al massimo tribunale di Germania dopo aver gia’ avviato una serie di procedimenti separati presso alcune corti regionali, domandando un totale di 15 miliardi di euro di risarcimento. Le udienze dureranno fino a domani.
Al momento rimangono operativi solo 8 dei 17 impianti nucleari presenti sul suolo tedesco. Nei piani dell’esecutivo, le strutture dovrebbero essere chiuse tutte entro il 2022. “Il nostro ricorso costituzionale non va contro la decisione politica di uscire dal nucleare, che rispettiamo”, ha dichiarato l’ad di E.On, Johannes Teyssen, “quel che non possiamo semplicemente accettare e’ che il parlamento abbia aggirato i requisiti costituzionali senza accordarci alcun risarcimento”. “Per nostri azionisti, inclusi molti piccoli azionisti che hanno investito in noi i loro risparmi e le loro pensioni, cio’ crea una perdita finanziaria significativa che non verra’ compensata”, spiega ancora Teyssen, “il nostro ricorso alla Corte Costituzionale contesta questo, e solo questo, punto”.
Per le utility tedesche e’ decisamente un periodo nero. Non solo e’ stato chiuso il programma nucleare ma e’ anche crollato il prezzo al dettaglio dell’elettricita’ per via della forte espansione delle energie rinnovabili, in parte fuori dal controllo delle grendi aziende. In Germania sono infatti assai diffusi i micro impianti eolici e fotovolatici operati da famiglie, piccole imprese ed enti locali. E.On questo mese, ad esempio, ha dichiarato una perdita netta di 7 miliardi di euro legata in larga parte alle svalutazioni degli impianti elettrici. Sul tavolo c’e’ inoltre la questione dello smantellamento degli impianti e dello stoccaggio delle scorie, operazioni che avranno un costo complessivo stimato sui 50 miliardi di euro.
Il governo ha pero’ gia’ fatto sapere che “non trattera’ alcun accordo”, come ha dichiarato il ministro dell’Ambiente, Barbara Hendricks, che ha difeso la decisione di abbandonare l’atomo: “A fronte di un dibattito sociale controverso durato decenni, non ci poteva piu’ essere ‘business as usual’ dopo Fukushima”.
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(AGI) – Milano, 15 mar. – Tra le banche deboli le popolari, con Bper -3,28%, Bpm -4,62%, Banco Popolare -1,47%, Ubi -2,77%. Cede Monte Paschi che dopo il balzo di lunedi’ arriva a perdere il 5,98%; sul titolo sono circolate voci di aumento della quota del Tesoro per il pagamento in azioni degli interessi sui Monti Bond.
In difficolta’ il lusso, con Tod’s -7,22% dopo i conti e i dati sull’andamento delle vendite nel 2016. Giu’ anche Ferragamo (-4,34%), Moncler e Yoox, Safilo perde il 5,30%.
Rialzo per Campari (+2,10%) che brinda all’annuncio dell’operazione di acquisizione della Grand Marnier. Positiva Telecom, con un +1,36%. Nell’industria giu’ Fca -2,51%, Ferrari -2,10%, Cnh -3,06%. Ribasso per Eni (-1,42%) e Saipem (-3,40%). (AGI)
Gla

(AGI) – Roma, 15 mar. – Tutti pazzi per il nuovo brand del Consorzio del Vino Nobile. Il restyling del grifo e’ piaciuto anche al mercato tedesco, ma non solo, che in questi giorni alla Prowein di Dusseldorf ha avuto il piacere in anteprima di vedere il nuovo logo campeggiare sullo stand consortile di una delle fiere di riferimento in Europa anche per il vino italiano. “Possiamo dirci piu’ che soddisfatti di questa prima uscita fieristica dell’anno – ha commentato il presidente del Consorzio del Vino Nobile, Andrea Natalini – per un mercato, quello tedesco che gia’ nel 2015 e’ tornato a crescere, ma che per l’anno in corso sta gia’ dando degli ottimi risultati gia’ a partire da questo primo trimestre”.
A Dusseldorf il Consorzio e’ stato presente anche quest’anno con uno stand che ha raccolto alcune aziende in forma diretta e la denominazione al completo presso il banco d’assaggio preso letteralmente d’assalto da operatori principalmente del mercato Mitteleuropeo, ma non solo dal momento che la Prowein e’ storicamente una fiera aperta al trading internazionale. Tre giorni di grande lavoro con centinaia di contatti diretti pronti a scoprire le ultime annate in commercio da poco presentate all’Anteprima del Vino Nobile, il Nobile 2013 e la Riserva 2012.
L’esordio del nuovo logo. In attesa di sfoggiare nell’appuntamento italiano dell’anno, il Vinitaly di Verona, a Dusseldorf il Consorzio del Vino Nobile si e’ presentato con il nuovo brand, derivato dal lungo processo di “restyling”. Il nuovo “sigillo” che accompagnera’ i prossimi anni l’immagine coordinata del Vino Nobile e’ ancora il simbolo di Montepulciano, il grifo, proposto sotto un altro aspetto, ovvero seduto sopra la citta’, Montepulciano, a salvaguardia di questa, ma con le ali spiegate, pronto a spiccare il volo, cosi’ come ha fatto negli ultimi anni il suo vino.
Proprio quello tedesco e’ il mercato dove il grifo, il Vino Nobile, e’ volato piu’ in alto nel corso del 2015. La Germania infatti torna a crescere del 3 per cento con il 46% per cento del totale della quota esportazioni e resta il primo paese per le vendite del Nobile. Strepitosa performance anche per la Svizzera (+7%) che con il 17 per cento rappresenta un importante sbocco. Il dato piu’ significativo arriva ancora una volta dagli Stati Uniti che segnano un + 10% nel 2015 arrivando a rappresentare il 20 per cento dell’export del Nobile. Successo anche per i mercati asiatici ed extra Ue con oltre il 7 per cento delle esportazioni.In linea con gli ultimi anni dunque anche il 2015 si conferma anno dell’export con una quota destinata all’estero pari all’80% di prodotto, mentre il restante 20% viene commercializzato in Italia.(AGI)
Bru

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