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AGI – “Il problema delle auto elettriche è che
costano cinque annualità di salario medio italiano. Qualcuno dice che invece in Germania vanno, si’ ma costano tre annualità di salario medio. Il problema, quindi, è di tipo economico, non è un problema tecnologico”. Ad affermarlo, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto, questa mattina a Torino per l’evento ‘InsiemeEnergia. Le comunità energetiche rinnovabili per il territorio’. “Si dice che il problema siano anche le
colonnine – ha aggiunto – ma al momento siamo a 50mila e la previsione al 2030 è di 120mila. Quindi siamo in perfetto trend”. 

AGI – È “sensibile” il ritardo registrato nella realizzazione delle infrastrutture digitali legate al Piano Banda Ultralarga – Aree Bianche per la connettività di circa 8.400.000 abitazioni in Italia, con una dilatazione dei tempi medi delle fasi procedurali e uno spostamento in avanti della concreta attuazione rispetto alle scadenze originarie. È quanto rileva il Collegio del controllo concomitante della Corte dei conti nell’analisi, approvata con delibera 4/2024/CCC, sullo stato di avanzamento del Piano Banda Ultralarga relativo alle cosiddette Aree Bianche, definite “a fallimento di mercato” per l’assenza di investimenti privati.

Il Piano, posto sotto il controllo del Mimit e finanziato prevalentemente con i fondi strutturali europei Fesr e Feasr, nonché con il fondo nazionale Fsc, interessa 7.413 comuni italiani, con la copertura di circa 6.300.000 unità immobiliari a tecnologia Fiber To The Home (Ftth), 2.100.000 a tecnologia Fixed Wireless Access (FwA) e 29.895 tra sedi Pa e aree industriali.
A fine 2023, evidenzia la Corte, “risultavano coperte in Ftth circa 3,4 milioni di abitazioni (il 54% del target finale) e 18.616 sedi pa e aree industriali (il 62%), oltre a 437.000 unità immobiliari in fase di collaudo (7%) e più di 2,2 milioni in fase di lavorazione (36%). Meno positivi i dati emersi sugli investimenti di rete Fwa che, spiegano i giudici contabili, vanno interpretati con cautela in virtù della tipologia di architettura Fwa. I ritardi registrati finora sono stati governati con il ricorso all’istituto delle penali che, a fine 2023, risultano applicate per un importo complessivo di 54,6 milioni di euro”. Una cifra per la quale, sottolinea la magistratura contabile, “emerge, su alcuni lotti, la riduzione dei margini per ricorrere a ulteriori iniziative, anche in virtù dell’attuale assetto contrattuale”.

“In caso di disallineamento tra effettivo progresso dei lavori e scadenza finale del Piano (settembre 2024) – raccomanda la Corte al Mimit – andranno definiti i necessari interventi correttivi anche sul fronte della scarsità di manodopera specializzata e adottato un nuovo cronoprogramma che garantisca la chiusura dei lavori in tempi celeri, con un controllo serrato sul rispetto delle nuove scadenze da parte di tutti i soggetti coinvolti”. 

AGI – La compagnia di taxi volanti Lilium ha firmato un memorandum d’intesa con il fornitore di servizi aeronautici statunitense Atlantic Aviation per “garantire una perfetta compatibilità tra il Lilium Jet e la rete di risorse aeronautiche di Atlantic in tutto il Nord America”.

 

Atlantic Aviation gestisce più di 30 aeroporti nei mercati di lancio pianificati di Lilium in Florida, California meridionale, nord-est degli Stati Uniti e Texas. Nel gennaio 2019 l’azienda ha annunciato che avrebbe installato un’infrastruttura di ricarica per gli aerei elettrici in tutte le sue sedi – all’epoca, in collaborazione con start-up VTOL come Joby Aviation e Archer. Il nuovo accordo garantirà che l’infrastruttura delle due compagnie sia compatibile e il più simile possibile per quanto riguarda l’esperienza dei passeggeri. Secondo Lilium, la pianificazione strategica congiunta includerà “tracce di volo degli aerei, capacità di ricarica, strutture per i passeggeri, previsioni delle operazioni e altro ancora. Questo approccio globale garantirà agli operatori di Lilium Jet l’accesso a punti strategici all’interno della rete di strutture aeronautiche di Atlantic, lavorando sia per ottimizzare l’esperienza dei passeggeri sia per inaugurare una nuova era dei viaggi aerei”.

AGI – I prezzi di mercato nel mese di febbraio del gas naturale (28 euro per MWh) e dell’energia elettrica (87 euro per MWh) sono tornati agli stessi livelli del mese di giugno di 2021, ma le bollette di luce e gas pagate dalle famiglie italiane nel 2023 sono invece aumentate, rispetto a tre anni fa, mediamente di 328 euro (+26,2 per cento), di cui 153 (+24,2 per cento) per la luce e 175 euro (+28,1 per cento) per il gas. Lo rileva l’Ufficio studi della Cgia. “Come è possibile, allora, che, nonostante i prezzi delle materie prime siano sostanzialmente in calo dalla fine del 2022 e i governi Draghi e Meloni abbiano erogato quasi 100 miliardi di euro per contrastare il caro energia a famiglie e imprese le bollette abbiano subito dei rincari così pesanti? Al di là delle specificità che in questi ultimi anni di crisi energetica hanno caratterizzato i consumi di queste forniture – osserva la Cgia – per far fronte alla mancanza di liquidità che, soprattutto nel 2022, ha colpito i distributori e i fornitori di energia, questi ultimi hanno ritoccato all’insù le caparre e le cauzioni in capo ai consumatori. Insomma, hanno aumentato in misura rilevante la quota fissa presente nelle bollette, ovvero l’importo che può essere considerato pari a un canone mensile. Non solo. Anche l’inflazione presente nel settore energetico ha concorso a far salire il costo delle bollette, avendo contribuito a impennare gli indici dei prezzi al consumo del gas del 60,4 per cento e della luce del 93,1 per cento”. Secondo l’analisi degli artigiani, a livello territoriale è il Nordest la macro area del Paese che ha subito i rincari piu’ elevati. Sempre tra il 2021 e il 2023, l’aumento medio annuo delle bollette di luce e gas è stato di 457 euro (+33,6 per cento). Seguono il Nordovest con +316 euro (+23,9 per cento), il Mezzogiorno con +304 euro (+26,6 per cento) e, infine, il Centro con +260 euro (+21,1 per cento).

 

Tra il 2021 e il 2023, osserva la Cgia, “l’escalation dei prezzi delle bollette della luce ha interessato tutti, anche se, come era prevedibile, per gli utenti del mercato tutelato, pari a circa un terzo del totale, la variazione è stata inferiore rispetto a quella subita dai clienti del mercato libero. Per i primi, infatti, l’incremento e’ stato del 34 per cento, per i secondi, invece, addirittura del 136,3 per cento”. Per il gas naturale, invece, secondo la Cgia, i dati non permettono di calcolare la variazione dei prezzi tra il 2021 e il 2023 in relazione alle due componenti mercato tutelato e mercato libero; i dati sull’ultimo anno (2023) consentono tuttavia una comparazione con il 2022 e anche qui “mentre i prezzi del “tutelato” sono stati in diminuzione (-31 per cento) per il mercato libero c’e’ stato ancora un aumento (+6,7 per cento)”. L’associazione ricorda inoltre che da gennaio 2024 e’ terminato il servizio di tutela per il gas, secondo un progressivo piano di passaggio al mercato libero; mentre per luglio 2024 e’ prevista la fine graduale di quello tutelato per l’energia elettrica. Infine, la Cgia nel ricordare che “il 70 per cento circa degli artigiani e dei commercianti lavora da solo, ovvero non ha ne’ dipendenti ne’ collaboratori familiari” osserva che “moltissimi artigiani, tantissimi piccoli commercianti e altrettante partite Iva hanno pagato due volte l’impennata delle bollette di luce e gas verificatasi negli ultimi anni. La prima come utenti domestici e la seconda come micro imprenditori per riscaldare/raffrescare e illuminare le proprie botteghe e negozi”. “Sebbene il rischio povertà o esclusione sociale delle famiglie presenti in Italia in questi ultimi anni sia diminuito – conclude l’associazione – anche nel 2022 quelle con un reddito principale da lavoro autonomo presentavano un rischio povertà pari al 19,9 per cento del totale, contro il 17,2 per cento delle famiglie con fonte di reddito principale da lavoro dipendente. Purtroppo, anche dopo il Covid, la crisi energetica e il boom dell’inflazione i nuclei in cui il capofamiglia e’ un lavoratore autonomo continuano ad avere maggiori fragilita’ economiche e sociali di quelle dei lavoratori dipendenti”. 

AGI – L’India ha dichiarato che ridurrà le tasse di importazione su alcuni veicoli elettrici per le aziende che si impegnano a investire almeno 500 milioni di dollari in investimenti e impianti di produzione entro tre anni, rafforzando potenzialmente i piani di Tesla volti a entrare in quel mercato. La nuova politica daziaria è una grande vittoria per Tesla poiché è in linea con ciò per cui la società aveva esercitato pressioni a Nuova Delhi.

Fonti hanno riferito lo scorso luglio che la casa automobilistica si era offerta di costruire una fabbrica ma, nel frattempo, voleva un taglio delle tasse di importazione che secondo il CEO Elon Musk erano tra le più alte al mondo. Le aziende che soddisfano i requisiti di investimento e produzione potranno importare un numero limitato di veicoli elettrici con un’imposta ridotta del 15 per cento sulle auto che costano 35.000 dollari e oltre.

 

L’India attualmente applica un’imposta del 70 per cento o del 100 per cento sulle auto e sui veicoli elettrici importati a seconda del loro valore. “Invitiamo le aziende globali a venire in India. Sono fiducioso che l’India diventerà un hub globale per la produzione di veicoli elettrici e questo creerà posti di lavoro e migliorerà il commercio”, ha detto ai giornalisti il ministro del commercio Piyush Goyal in una conferenza stampa dopo che la politica daziaria è stata resa pubblica dal suo ministero.

AGI – Nel 2023 in Germania sono state vendute circa 2,1 milioni di biciclette elettriche, superando per la prima volta il numero di biciclette classiche (1,9 milioni). Con quasi quattro milioni di biciclette con e senza motore elettrico, l’industria delle due ruote ha sfidato il clima generale negativo dei consumatori. E come afferma l’associazione industriale ZIV nel suo comunicato stampa, le vendite nel 2023 hanno raggiunto un livello “paragonabile all‘anno del boom della bicicletta 2020“.

 

Nel 2023 il numero di biciclette in Germania è cresciuto fino a raggiungere la cifra record di 84 milioni (2022: 82,8 milioni), di cui circa 11 milioni erano biciclette elettriche. Le biciclette elettriche hanno ormai preso il sopravvento: nel 2022 rappresentavano già il 48 per cento di tutte le vendite di biciclette in Germania, ma nel 2023 sono per la prima volta la categoria più numerosa con il 53 per cento. “Le biciclette e le e-bike sono molto apprezzate dai consumatori nonostante la situazione economica”, afferma Burkhard Stork, amministratore delegato della ZIV.

 

Sottolinea inoltre l’elevata percentuale di rivenditori specializzati, pari al 77 per cento. Il valore delle biciclette e delle e-bike vendute in Germania nel 2023 è stato pari a 7,06 miliardi di euro, rispetto ai 7,36 miliardi di euro dell’anno precedente. Nel 2019, prima della crisi del coronavirus, erano solo quattro miliardi di euro. Anche il boom delle e-bike ha contribuito all’aumento del valore: le bici tradizionali sono passate di mano in media per 470 euro. Le e-bike, invece, costano in media 2.950 euro, più di sei volte di più. 

AGI –  Nasce a Bari Puglia Women AI, il primo bootcamp completamente al femminile per avvicinare le donne all’intelligenza artificiale. Per un intero fine settimana, il 22, 23 e 24 Marzo, nel padiglione 152 della Regione Puglia in Fiera del Levante, le partecipanti potranno imparare a sfruttare al massimo le intelligenze artificiali generative come ChatGPT, ormai competenza imprescindibile in qualsiasi ambito.

 

L’evento è realizzato da Puglia Women Lead e ospitato da Regione Puglia nel padiglione in Fiera del Levante. Dopo il successo dello scorso anno di Puglia Women Code, il primo bootcamp di programmazione web al femminile, Puglia Women Lead torna ad avvicinare donne di qualsiasi età e formazione alla tecnologia, e connettere le partecipanti con aziende che operano in ambito tecnologico e digitale. Durante l’evento di formazione, le partecipanti potranno apprendere nozioni di base e applicarle a progetti che verranno premiati alla fine dell’evento, lavorando in team, seguite da professionisti esperti.

 

“Da sempre – dichiara Gaia Costantino, Presidente e co-fondatrice di Puglia Women Lead – Puglia Women Lead ha l’obiettivo di colmare il divario occupazionale di genere puntando sulle competenze digitali. Spesso si dice che l’intelligenza artificiale ci ruberà il lavoro. Noi crediamo invece che non sarà l’IA a rimpiazzare le persone, ma piuttosto lo farà chi sa come usarla. È quindi cruciale che le donne abbiano la possibilità di farlo, così che il divario di genere non diventi ancora più ampio. È per questo che abbiamo deciso di organizzare il primo bootcamp al femminile dedicato all’AI, mai realizzato prima, e oggi invece vogliamo partire proprio dalla nostra Puglia”. 

 

“La Regione Puglia – spiega Gianna Elisa Berlingerio, Direttora del Dipartimento allo Sviluppo Economico della Regione Puglia – sostiene questo importante evento sull’intelligenza artificiale in quanto sostiene la formazione e le nuove competenze in materia, con una specifica attenzione alle donne. Non dobbiamo avere paura della AI. Se ci attrezziamo per studiarla ed applicarla ai nostri bisogni può essere una occasione unica di crescita e sviluppo. Per questo la Regione e le cinque Università Pugliesi (Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, l’Università di Foggia, l’Università del Salento, il Politecnico di Bari, l’Università LUM “Giuseppe Degennaro”) hanno sottoscritto a dicembre 2023 un protocollo con Microsoft per la creazione del primo hub Microsoft di AI in Italia”.

“Come Pirelli siamo felici di sostenere Puglia Women AI, un’iniziativa che coniuga il nostro costante impegno nell’innovazione, che vede proprio a Bari il nostro centro di eccellenza per le soluzioni digitali, con una cultura di impresa attenta al rispetto delle persone, all’inclusività e alla parità di genere. Sarà un’importante occasione per confrontarsi, condividere esperienze, stabilire nuove connessioni ed arricchirci di fronte alle sfide poste dall’Intelligenza Artificiale e dal mondo digitale in genere” aggiunge Luca Urban, Group Head of Enterprise Solutions & Core Platforms di Pirelli.

 

 

 

 

AGI – Swisscom, l’operatore svizzero di telecomunicazioni, acquisterà la filiale italiana del gigante britannico Vodafone per 8 miliardi di euro con l’obiettivo di fonderla con la propria filiale Fastweb. Swisscom ha firmato un accordo vincolante con il gruppo britannico per rafforzare “notevolmente” la propria posizione in Italia, dove il gruppo è presente dal 2007 con Fastweb.

 

A fine febbraio Vodafone aveva indicato di essere in trattative avanzate con Swisscom per vendere la sua filiale italiana, preferendo Swisscom alla francese Iliad, di cui aveva più volte rifiutato le avances. L’operatore svizzero ha stimato che la fusione di Vodafone Italia e Fastweb “sbloccherà un valore significativo”, tra cui economie di scala, una struttura dei costi più efficiente e sinergie significative di 600 milioni di euro all’anno. Swisscom spera di concludere l’operazione, che è soggetta ad approvazione normativa, nel primo trimestre del 2025. Fastweb è la divisione di Swisscom a più rapida crescita. Negli ultimi dieci anni, Fastweb si è affermata come “operatore leader nel quarto mercato europeo della banda larga”.

AGI – Cgil e Uil in piazza a Roma sabato 20 aprile “per una grande manifestazione nazionale per il diritto alla salute, a partire dalla difesa e dal rilancio del servizio sanitario nazionale pubblico, dal finanziamento delle leggi sulla non autosufficienza, e dalla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Infine, per una vera riforma fiscale e un aumento reale dei salari”. Lo annunciano i segretari generali Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri. 

 

La Cgil in piazza con la Uil per una grande manifestazione e uno sciopero su diversi temi, a partire per la sicurezza sul lavoro e sulle misure fiscali adottate dal governo. Lo ha annunciato il segretario generale Maurizio Landini, in occasione dell’assemblea dello Spi. Landini ha riferito che il tema verrà discusso all’assemblea nazionale di delegati e rappresentanti per la sicurezza che si farà il 22 marzo alla Leopolda a Firenze.

 

“Venerdì 22 marzo a Firenze, alla Leopolda, abbiamo convocato l’assemblea di 1500 delegati e rappresentanti per la sicurezza di Cgil e Uil. Diremo basta alle morti sul lavoro, tema sul quale verrà proclamato uno sciopero nazionale con manifestazioni territoriali che si terrà nel mese di aprile. L’appuntamento del 22 sarà anche l’occasione per discutere del tema della rappresentanza sindacale” spiegano in una nota i segretari generali di Cgil e Uil Maurizio Landini e PierPaolo Bombardieri. “Un percorso di iniziative che segue gli scioperi proclamati all’indomani del drammatico incidente di Firenze, in assenza di un vero confronto sul tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e in considerazione di una tragica ininterrotta sequela di infortuni mortali, gli ultimi 4 accaduti nelle trascorse 24 ore”, ricordano i due Segretari generali.

 

“Occorre ridare valore al mondo del lavoro contro provvedimenti, come il collegato al lavoro e il decreto Pnrr, che attaccano lavoratrici e lavoratori, nonché il principio di rappresentanza, e che puntano all’indebolimento dello stato sociale”.

 

 

AGI – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato una sanzione di 10 milioni di euro in solido a tre società del gruppo Bytedance Ltd, ovvero l’irlandese TikTok Technology Limited, la britannica TikTok Information Technologies UK Limited e l’italiana TikTok Italy Srl. L’attività istruttoria ha consentito di accertare la responsabilità di TikTok nella diffusione di contenuti – come quelli relativi alla challenge “cicatrice francese” – suscettibili di minacciare la sicurezza psico-fisica degli utenti, specialmente se minori e vulnerabili. Inoltre, TikTok non ha assunto misure adeguate ad evitare la diffusione di tali contenuti, non rispettando pienamente le Linee Guida di cui si è dotata e che ha reso note ai consumatori rassicurandoli che la piattaforma è uno spazio “sicuro”. Le Linee Guida vengono infatti applicate senza tenere in adeguato conto la specifica vulnerabilità degli adolescenti, caratterizzata da peculiari meccanismi cognitivi dai quali derivano, ad esempio, la difficoltà a distinguere la realtà dalla finzione e la tendenza ad emulare comportamenti di gruppo. 

 

Infine, i contenuti – pur essendo potenzialmente pericolosi – sono diffusi – secondo l’Antitrust – tramite un “sistema di raccomandazione” basato sulla profilazione algoritmica dell’utenza, che seleziona costantemente quali video destinare a ciascun consumatore nelle sezioni denominate “Per Te” e “Seguiti”, con l’obiettivo di aumentare le interazioni tra utenti e il tempo speso sulla piattaforma così da accrescere la redditività degli introiti pubblicitari. Ciò causa un indebito condizionamento degli utenti che vengono stimolati ad adoperare sempre di più la piattaforma. 

 

La replica di TikTok non si è fatta attendere: “Siamo in disaccordo con questa decisione – fa sapere un portavoce della piattaforma -. Il contenuto legato alla cosiddetta ‘cicatrice francese’ registrava una media giornaliera di soltanto 100 ricerche al giorno in Italia prima che l’AGCM annunciasse l’avvio delle indagini l’anno scorso. Da tempo abbiamo ridotto la visibilità di tali contenuti agli utenti di età inferiore ai 18 anni, escludendoli anche dalla pagina dei ‘Per Te'”.

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