(AGI) – Roma, 22 mag. – E’ di nove feriti, al momento, il bilancio di un incidente avvenuto questa mattina nella zona di Cinecitta’ a Roma, in una rotonda di viale Bruno Rizzieri e che ha visto coinvolto un autobus dell’Atac della linea 559. Il bus, probabilmente a seguito di un malore del conducente, e’ andato a sbattere contro un albero. Sul posto sono immediatamente intervenute ambulanze del 118 per soccorrere i feriti, nessuno dei quali in gravi condizioni. Tra i feriti anche lo stesso autista del bus che e’ stato poi ascoltato dagli agenti della polizia municipale intervenuti poco dopo. (AGI) .
(AGI) – Taranto, 22 mag. – Cinque presunti ‘scafisti’ sono stati arrestati a Taranto dagli agenti della Squadra Mobile, con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Si tratta di cinque egiziani, sbarcati ieri assieme a 297 migranti. I poliziotti raccogliendo le testimonianze di alcuni immigrati di nazionalita’ diverse, sono riusciti ad individuare i cinque uomini che con vari compiti(comandante, vice comandante, meccanico e cuoco) avevano condotto l’imbarcazione, con a bordo 297 persone, salpata dalle coste egiziane. Il barcone successivamente, dopo alcuni giorni di traversata nelle acque del Mar Mediterraneo era stato soccorso dalla nave della Marina Militare Francese “Commandant Biriot” che aveva poi provveduto a mettere in salvo tutti i migranti tra i quali erano presenti numerose donne e bambini. Nel corso dell’attivita’ investigativa gli agenti hanno ritrovato e sequestrato alcuni telefoni satellitari in uso ai cinque “scafisti”. .
(AGI) – Milano, 21 mag. – Il giovane, che sarebbe morto tra le 5 e le 7 del mattino, al momento del ritrovamento indossava solo una maglietta. A dare l’allarme alla polizia e’ stato un operaio che stava effettuando dei lavori di ristrutturazione nella strada dove Domenico Maurantonio e’ precipitato. Il ritrovamento degli indumenti accanto al corpo del ragazzo sembrerebbe andare nella direzione della goliardata tra compagni di classe finita tragicamente. .
(AGI) – Milano, 21 mag. – Ci sono ormai pochi dubbi sulla presenza di Abdel Majid Touil in Italia il 18 marzo scorso, giorno della strage terroristica al museo Bardo di Tunisi dove rimasero uccise 24 persone, tra le quali 4 turisti italiani. Ieri, sono stati sequestrati i registri della scuola di italiano che il giovane marocchino frequenta due volte alla settimana a Trezzano sul Naviglio, vicino a Milano. Dall’elenco delle presenze risulta che fosse in classe il 16 e il 19 marzo e a sostegno di cio’ ci sono anche le testimonianze degli insegnanti del ‘Centro provinciale per l’istruzione degli adulti Maestro A. Manzi’. Un quadro definito dagli inquirenti milanesi “incompatibile” con la sua presenza a Tunisi al momento dell’eccidio. Ma dal paese nordafricano nel frattempo arrivano da un anonimo funzionario dello Stato, degli ‘aggiustamenti’: Touil avrebbe fornito le armi usate per l’attentato. “E’ un trafficante d’armi… ha portato le armi per gli attentatori del Bardo dalla Libia alla Tunisia prima della data dell’attacco”. Il giornale ‘Tunisie Numerique’ scrive inoltre che Touil si sarebbe incontrato in piazza Pasteur con i due terroristi poi uccisi dalla polizia dopo il massacro. Dalla richiesta di arresto tunisina si evincono per il momento soltanto i titoli di reato tra cui l’omicidio volontario e la partecipazione ad attivita’ terroristica internazionale. Nulla viene invece specificato sulle fonti di prova che dovrebbero corroborare l’accusa. Quanto all’identita’ del ragazzo, gli investigatori sono in attesa di comparare le impronte prese al momento dell’arresto con quelle eventualmente in possesso delle autorita’ marocchine e tunisine. Viene comunque assicurato che non ci sono dubbi sul fatto che la persona catturata corrisponda a quella segnalata da Tunisi. Qualcosa di piu’ forse s’iniziera’ a capire da domani quando e’ in programma, davanti ai giudici della V Corte d’appello di Milano, la prima udienza per la procedura di estradizione che servira’ all’identificazione del detenuto. Il primo ‘gradino’ di un iter complesso che portera’ allo ‘svelamento’ completo delle prove solo dopo che la Tunisia chiedera’ all’Italia di estradare il ragazzo e i giudici entreranno nel merito delle accuse per la decisione finale. I tempi sono lunghi, ci potrebbe volere anche un mese. Quella dell’estradizione per Touil, rinchiuso in isolamento nel carcere di San Vittore e difeso dall’avvocato Silvia Fiorentini, appare un’ipotesi molto remota. Questo per due ragioni: la Tunisia e’ una nazione dove vige la pena di morte e l’Italia dovrebbe avere la certezza che non venga applicata al giovane in caso di estradizione; la giurisdizione della magistratura italiana (Procura di Roma) ‘vincerebbe’ su quella nordafricana nel caso ci fossero prove a carico di Touil per la presenza di 4 connazionali tra le vittime. Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano intanto, nel corso dell’informativa urgente alla Camera, ha rilevato: “Non ho mai escluso rischi per l’Italia, ho sempre detto nessuna evidenza e nessun riscontro. Ma nessuno puo’ escludere il rischio, nessun Paese e’ a rischio zero”. E, di fronte alla prime apparenti ‘crepe’ dell’indagine tunisina, ha sottolineato che “tutto cio’ che e’ alla base del mandato internazionale non e’ di competenza italiana”. (AGI) .
(AGI) – Milano, 21 mag. – Le indagini proseguono ancora serrate ma inquirenti e investigatori sembrano nutrire ormai pochi dubbi sulla presenza di Abdel Majid Touil in Italia il 18 marzo scorso, giorno della strage terroristica al museo Bardo di Tunisi.
Ieri, sono stati sequestrati i registri della scuola di italiano che il giovane marocchino frequenta due volte alla settimana a Trezzano sul Naviglio, vicino a Milano. Dai documenti risultata che fosse in classe il giorno prima e il giorno seguente l’attentato e a sostegno di cio’ ci sono anche le testimonianze degli insegnanti del ‘Centro provinciale per l’istruzione degli adulti Maestro A. Manzi’. Un quadro quindi “incompatibile”, con la sua presenza a Tunisi per la strage.
Alfano, “Indagini su Touil non competenza italiana”
Ma da Tunisi nel frattempo arrivano, da fonte anonima, degli ‘aggiustamenti’: Touil avrebbe fornito le armi usate per l’attentato. “E’ un trafficante d’armi… ha portato le armi per gli attentatori del Bardo dalla Libia alla Tunisia prima della data dell’attacco”. Dalla richiesta di arresto tunisina si evincono, pero’, per il momento, soltanto i titoli di reato tra cui l’omicidio volontario e la partecipazione ad attivita’ terroristica internazionale.
Nulla viene invece detto sulle fonti di prova che dovrebbero corroborare l’accusa. Quanto all’identita’ del ragazzo, gli investigatori sono in attesa di comparare le impronte prese al momento dell’arresto con quelle eventualmente in possesso delle autorita’ marocchine e tunisine. Qualcosa in piu’ si potrebbe sapere gia’ domani quando e’ in programma, davanti ai giudici della V Corte d’appello di Milano, la prima udienza per la procedura di estradizione.
Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano intanto, nel corso dell’informativa urgente alla Camera, ha rilevato: “Non ho mai escluso rischi per l’Italia, ho sempre detto nessuna evidenza e nessun riscontro. Ma nessuno puo’ escludere il rischio, nessun Paese e’ a rischio zero”. Nei primi 5 mesi del 2015, ha spiegato il ministro, sono state 33 le espulsioni nei confronti di persone sospettate di essere coinvolte nel fenomeno del terrorismo internazionale. Nel 2014 le espulsioni erano state 13. (AGI)
(AGI) – CdV, 21 mag. – In merito alla riforma della scuola, il cardina Angelo Bagnasco, presidente della Cei, invita a “non farsi prendere dalla fretta per arrivare in fretta a concludere”. E’ bene, cioe’, che per un’operazione cosi’ decisiva ci sia “un tempo piu’ disteso, e si possa decidere non con l’acqua alla gola”. “Sarebbe questa una premessa per risultati migliori”, ha affermato. E al giornalista del Manifesto che gli chiedeva se questo significa che sarebbe opportuno scorporare dal provvedimento la questione delle assunzioni dei precari, il porporato ha risposto: “lei e’ un buon ermeneuta, ha centrato il problema”. (AGI) .
(AGI) – Roma, 21 mag. – Dall’orrore jihadista a Palmira al ritorno dell’autunno con il ciclone venere, ecco loe cinque notizie di oggi da non perdere.
ESTERI – Tra le rovine di Palmira, ormai controllata interamente dall’Isis, sono stati decapitati soldati siriani.
CRONACA – Il ciclone Venere riporta l’autunno sulla penisola italiana, pioggia, nubifragi, fresco e neve a bassa quota.
ECONOMIA – Riparte il mercato della casa, boom di vendite a Bologna e Roma.
POLITICA – Renzi annuncia “in autunno cambieremo la legge Fornero”
SPETTACOLO – Cala il sipario sullo storico programma serale americano “Late Show”, il decano della tv David Letterman va in pensione. (AGI)
(AGI) – Lucca, 21 mag. – Un alpino paracadutista e’ morto nella tarda mattinata durante un’esercitazione nell’area di Tassignano: il suo paracadute non si e’ aperto e il militare, 26 anni, e’ piombato al suolo riportando ferite mortali. La vittima si chiamava Fabio Comini, era di Ascoli Piceno e con il grado di caporal maggiore prestava servizio nel quarto reggimento alpini paracadutisti a Verona e in questi giorni era in addestramento alla Folgore di Pisa. Cordoglio e’ stato espresso dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti, che in un messaggio parla di “prematura scomparsa che rappresenta una grave perdita per i suoi cari e per la grande famiglia delle forze armate”. Ai familiari del sottufficiale e all’Esercito “in questo doloroso momento, vanno le piu’ sentite condoglianze e il sentimento di vicinanza della Difesa e mio personale”. (AGI) .
(AGI) – Milano, 21 mag. – Sembrano esserci pochi dubbi, ormai, sulla presenza Abdel Majid Touil in Italia il 18 marzo scorso, giorno della strage terroristica al museo Bardo di Tunisi. E’ quanto emerge dai primi accertamenti svolti dalla procura e dalle forze dell’ordine di Milano che hanno dato esecuzione al mandato di arresto internazionale dell’autorita’ giudiziaria tunisina.
Fonte Tunisi: Touil ha fornito armi per attentato
Ieri, sono stati sequestrati i registri della scuola di italiano che il giovane marocchino frequenta due volte alla settimana a Trezzano sul Naviglio, vicino a Milano. Dai documenti risultata Touil fosse in classe il giorno dell’attentato e a sostegno di cio’ ci sono anche le testimonianze degli insegnanti del ‘Centro provinciale per l’istruzione degli adulti Maestro A. Manzi’. Dalla richiesta di arresto tunisina si evincono, per il momento, soltanto i titoli di reato di cui e’ accusato Touil, tra cui l’omicidio volontario e la partecipazione ad attivita’ terroristica internazionale. Nulla viene invece detto sulle fonti di prova che dovrebbero corroborare l’accusa. Non e’ chiaro neppure se a Touil venga contestato il ruolo di esecutore dell’attentato oppure un supporto logistico, ipotesi, quest’ultima, compatibile con la sua presenza in Italia il giorno della strage. Quanto all’identita’ del ragazzo, gli investigatori sono in attesa di comparare le impronte prese al momento dell’arresto con quelle eventualmente in possesso delle autorita’ marocchine e tunisine. Domani e’ in programma,. Davanti ai giudici della V Corte d’appello di Milano, la prima udienza per la procedura di estradizione.
Il ministro Alfano riferisce in Parlamento “Non ho mai escluso rischi per l’Italia, ho sempre detto nessuna evidenza e nessun riscontro, ma nessuno puo’ escludere il rischio, nessun Paese e’ a rischio zero”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano, nel corso dell’informativa urgente alla Camera.
“Andranno chiarite circostanze sui movimenti di Touil dopo l’ingresso in Italia. Tra il 17 febbraio (giorno dell’arrivo a Porto Empedocle con un barcone) e il 19 maggio (giorno dell’operazione che ha portato all’arresto) non sono emerse sue presenze nel territorio nazionale”.
“E’ elevatissima – ha aggiunto il ministro – l’attenzione per intercettare qualunque segnale, anche sull’uso eventualmente strumentale delle carrette del mare”.
“Riferiro’ i fatti e terro’ fuori gli argomenti da campagna elettorale”, ha detto il ministro. Nei primi 5 mesi del 2015, ha spiegato il ministro, sono state 33 le espulsioni nei confronti di persone sospettate di essere coinvolte nel fenomeno del terrorismo internazionale. Nel 2014 le espulsioni erano state 13.
Tunisi: Touil era a qui e incontro’ i terroristi” – Il 22enne Abdelmajid Touil era a Tunisi il giorno dell’attentato al Museo del Bardo, lo scorso 18 marzo, e si incontro’ a piazza Pasteur con i due terroristi, Yassine Laabidi e Jeber Khachnaoui, successivamente uccisi dalla polizia dopo aver massacrato 21 turisti e un agente tunisino. Lo riferisce il sito tunisino ‘Tunisie Numerique’, citando l’inchiesta in corso a Tunisi. Secondo quanto sostenuto dagli inquirenti tunisini, Touil avrebbe anche incontrato un altro uomo, Othmane. Il giovane marocchino e’ stato arrestato mercoledi’ in Italia, con l’accusa di essere coinvolto nell’attentato al Bardo. Secondo la famiglia, invece, Touil era in Italia in quei giorni e frequentava la scuola di italiano, un’informazione confermata anche dai suoi insegnanti.
Sindaco Trezzano, Touil in Italia il 16 e il 19 marzo – Dai registri scolastici risulta che Abdelmajid Touil era presente in aula il 16 e il 19 marzo, il giorno prima e il giorno dopo l’attentato al Museo del Bardo di Tunisi, per cui e’ sospettato di coinvolgimento dalle autorita’ tunisine e indagato dalla procura di Milano. “Le lezioni che frequentava Touil si tengono il lunedi’ e il giovedi’, mentre il giorno dell’attentato al Bardo a Tunisi, il 18 marzo, era un mercoledi’”, spiega il sindaco di Trezzano sul Naviglio Fabio Bottero a ’24Mattino’ su Radio 24. “Questo ragazzo frequentava il centro provinciale per l’istruzione degli adulti, che ha una sede anche a Trezzano – ha proseguito – e sia lunedi’ 16 e che giovedi’ 19 marzo risulta presente, stando ai registri. Queste informazioni le ho passate agli organi competenti che indagheranno”.
A chi gli chiedeva se Touil avrebbe potuto compiere l’attentato a Tunisi e poi fuggire subito in Italia, il sindaco ha risposto: “Le lezioni si tengono alla mattina e al pomeriggio. Non era certamente un corso serale”.
Il sindaco ha poi aggiunto: “Mi sono chiesto come abbia potuto iscriversi a un corso pur avendo un decreto di espulsione. Mi e’ stato spiegato che e’ stato fatto un test di ingresso il 6 marzo in cui e’ stata valutata la persona ma non sono stati chiesti documenti. E’ normale? Sinceramente non sono entrato in questi particolari, ieri ci siamo solo premurati di recuperare il registro”
La madre, “era a scuola”- Le dichiarazioni ai media di familiari e persone vicine al giovane marocchino sembrano escludere la presenza di Touil a Tunisi, rimasto invece a Gaggiano a frequentare un corso di italiano per stranieri. Potrebbe darsi, ma questo non e’ ancora chiaro, che abbia tuttavia fornito un supporto logistico nei mesi precedenti all’attentato e sia poi tornato in Italia. Quel che e’ certo e’ l’intenzione della Procura di Milano di svolgere in queste ore accertamenti per verificare se vi siano elementi a carico o a favore del ragazzo. Arriveranno poi dalla Tunisia le carte che dovrebbero chiarire quello che al momento non e’ ancora noto, se Touil abbia partecipato come esecutore o come pianificatore e quale ruolo abbia avuto nella vicenda.
Durante le perquisizioni nell’abitazione di Gaggiano, sono state portate via due chiavette, un telefono cellulare e due schede sim.
(AGI) – CdV, 21 mag. – La Chiesa Italiana destinera’ quest’anno quest’anno 995 milioni di euro derivanti dai fondi dell’otto per mille ad esigenze di culto e pastorale e agli interventi caritativi. Nel 2014 aveva distribuito invece nelel varie voci un miliardo e 55 milioni. C’e’ stata dunque una diminuzione di 60 milioni. Lo ha confermato il presidente della Cei, Angelo Bagnasco precisando che tale dimunizione dipende da una leggera flessione delle firme nelle dichiarazioni dei redditi 2011, presentate nel 2012, quando comunque le scelte attribuite alla Chiesa Cattolica erano state l’80,22 per cento. “Nella ripartizione dei fondi dell’8 per mille e’ stato dato – ha aggiunto Bagnasco – un milione in piu’ (da 12 a 13) per i tribunali ecclesiastici perche’ non si aumenti il contributo minimo di 500 euro richiesto a chi chiede l’annullamento e per garantire che i tempi non siano lunghi: non dovrebbero superare un anno”. Diminuisce invece il sostegno alle retribuzioni del clero (50 milioni in meno) e da 7 anni i sacerdoti hanno lo stipendio bloccato: “le ragioni – ha detto Bagnasco – sono ovvie, il quadro generale di difficolta’ del Paese ce lo dice. E per questo, tra i sacerdoti nessuno si lamenta. Assediati da chi non ha lavoro ne nulla, per aiutarli ci mettono del proprio”. (AGI) .