Negli ultimi anni, il mondo dei videogiochi ha dimostrato di essere molto più di un semplice passatempo. Alcuni titoli hanno elevato la narrazione a elemento centrale, trasformando il videogioco in un vero e proprio medium letterario interattivo. In questi giochi, la trama non è solo un contorno: è il cuore pulsante dell’esperienza.
Quando il videogioco diventa racconto
I videogiochi narrativi si distinguono per:
- Trame complesse e coinvolgenti, spesso paragonabili a romanzi o sceneggiature cinematografiche
- Personaggi profondi e sfaccettati, con evoluzioni psicologiche e morali
- Scelte del giocatore che influenzano la storia, creando percorsi multipli e finali alternativi
Titoli come Life is Strange, The Last of Us, Firewatch o Disco Elysium hanno dimostrato che è possibile raccontare storie emozionanti, drammatiche o filosofiche attraverso il linguaggio del videogioco.
Un ponte tra gameplay e letteratura
La contaminazione tra videogiochi e letteratura avviene su più livelli:
- Ispirazione da testi classici: alcuni giochi reinterpretano opere letterarie, come Dante’s Inferno o The Witcher, basato sui romanzi di Andrzej Sapkowski
- Strutture narrative complesse: dialoghi ramificati, monologhi interiori, flashback e salti temporali
- Sperimentazione linguistica: giochi come Kentucky Route Zero o 80 Days utilizzano uno stile narrativo poetico e minimalista
Questa convergenza ha attirato l’interesse anche del mondo accademico: sempre più corsi universitari analizzano i videogiochi come testi narrativi, studiando le dinamiche tra autore, lettore e giocatore.
Il ruolo del giocatore: lettore, autore, protagonista
Nei videogiochi narrativi, il giocatore non è solo un esecutore di comandi, ma diventa:
- Lettore: interpreta la storia, coglie i riferimenti, riflette sulle scelte
- Autore: modifica il corso degli eventi con le proprie decisioni
- Protagonista: vive la storia in prima persona, con un coinvolgimento emotivo diretto
Questo approccio rende l’esperienza profondamente personale e unica. Ogni partita può raccontare una storia diversa, proprio come ogni lettura può offrire nuove interpretazioni.
Perché piacciono così tanto?
I videogiochi narrativi conquistano per:
- Empatia: ci fanno vivere vite diverse, comprendere emozioni e dilemmi
- Immersione: la combinazione di immagini, suoni e testo crea mondi credibili e coinvolgenti
- Riflessione: affrontano temi come identità, memoria, moralità, perdita, amore
Sono perfetti per chi cerca un’esperienza profonda, lontana dalla frenesia dei giochi d’azione.
Curiosità e prospettive future
- Alcuni sviluppatori provengono dal mondo della scrittura e collaborano con autori e sceneggiatori
- Esistono giochi “letterari” pensati per l’educazione, come Elegy for a Dead World, che invita il giocatore a scrivere testi ispirati agli scenari
- Il confine tra libro e videogioco si fa sempre più sottile: visual novel, interactive fiction e story-driven games sono in continua evoluzione
In sintesi, i videogiochi narrativi sono una nuova forma di letteratura interattiva, dove il giocatore diventa parte della storia. Un territorio fertile per chi ama leggere, scrivere e vivere le emozioni in prima persona.



